Una Torino più connessa, più sana, più giovane e più flessibile. Sono questi i 4 asset su cui si basa la proposta di visione per il futuro di Torino dell'Ordine degli Architetti, presentati questa mattina alla Nuvola Lavazza in occasione dell'incontro conclusivo del ciclo "Architettiamo la Città".
Un evento che nel 2019 punta a coinvolgere anche il resto dell'area metropolitana. "Abbiamo già contattato - spiega il delegato dell'Ordine Alessandra Siviero - Moncalieri, Settimo e Rivoli: vogliamo coinvolgere tutti gli altri comuni per l'assemblea plenaria del prossimo anno".
Tra le priorità dunque infrastrutture più efficienti e veloci. "La città - spiega il Presidente dell'Ordine degli Architetti Massimo Giuntoli - deve essere connessa con l'area metropolitana - non più Torinocentrica -, ma anche con Milano e l'Europa." Per Giuntoli il capoluogo piemontese costituisce per quello lombardo la naturale porta d'accesso verso la Francia.
Altro pilastro fondamentale per il futuro è che Torino sia dotata di luoghi per lo sport - riconvertendo ad esempio architetture in disuso in aree periferiche - e di campus universitari all'avanguardia. Gli architetti poi chiedono di promuovere il riuso temporaneo di spazi vuoti e la sostituzione edilizia.