L’anno del Consiglio Regionale del Piemonte è iniziato con l’approvazione in aula del Testo Unico sul riordino delle norme in materia di agricoltura e sviluppo rurale, discusso lungamente lo scorso anno in Terza Commissione.
Il documento approvato sarà una normativa di riferimento per gli interventi regionali in materia di sviluppo agricolo, agroalimentare, agroindustriale e rurale che aggiorna e sostituisce la norma di riferimento in questo ambito del 1978.
E’ stata così ribadita l’importanza del ruolo regionale in agricoltura, facendo fronte però alla necessità di interventi di adeguamento agli orientamenti comunitari, diretti all'apertura delle politiche locali nei confronti delle nuove sfide e opportunità in ambito informatico e a sostegno del settore agricolo.
“Un ulteriore tassello nell'ambito della semplificazione della legislazione regionale con elementi di innovazione e ammodernamento, oggi nell'ambito dell’ agricoltura, elemento centrale per lo sviluppo della nostra regione– commenta il consigliere Raffale Gallo –. Gli ambiti toccati sono molteplici: dal miglioramento della competitività sostenibile del sistema agroalimentare, alla salvaguardia e valorizzazione del territorio, dalla diversificazione del patrimonio rurale all'informatizzazione dei procedimenti in materia di agricoltura. Ritengo si tratti di una di quelle leggi destinate a durare nel tempo”.
Verrà istituito un Tavolo del parternariato agroalimentare e rurale e introdotto un Programma regionale degli interventi per la gestione della programmazione regionale per integrare e completare le politiche europee.
Esulta anche il Movimento 5 Stelle: Grazie ai nostri interventi è stato possibile introdurre la “Banca della Terra”, favorire la tracciabilità con tecnologia Blockchain e istituire l'Agenda digitale dell'agricoltura piemontese". "La legge di riordino dell'agricoltura - hanno commentato i consiglieri pentastellati - è una norma positiva, che arriva in ritardo di alcuni anni, per la quale abbiamo votato comunque in maniera favorevole".
SU