I colori bianconeri non vincono solo nel calcio italiano con la Juventus. Anche nel basket NBA infatti c'è chi, proprio dopo aver celebrato una sorta di gemellaggio con chi in Italia (seppure in una disciplina diversa) sta mietendo successi da oltre 7 stagioni, sorride per un buon momento in termini di risultati: stiamo parlando dei Brooklyn Nets, compagine in grado di centrare il miglior bilancio tra vittorie (13) e sconfitte (4) nell'ultimo mese del torneo professionistico americano della palla a spicchi.
A legare i destini dei due club una data, il 7 dicembre 2018. Quel giorno, mentre a Torino la Vecchia Signora superava l'Inter con il gol di Mario Mandzukic, al Barclays Center di New York (casa dei Nets) andava in scena la "Juventus night": un raduno di tifosi juventini in uno dei tempi del basket americano, alla presenza delle coppe vinte nell'ultima stagione (Scudetto e Coppa Italia), con David Trezeguet quale ambasciatore. Ad aprire la serata a stelle e strisce il successo della squadra di Allegri contro i nerazzurri, a seguire il trionfo dei padroni di casa addirittura contro la formazione con il miglior record della Nba, i Toronto Raptors. Da quel momento il rendimento del team guidato da coach Kenny Atkinson ha iniziato a impennarsi, quasi come se l'incrocio con la Juve avesse donato nuova linfa alla franchigia newyorkese.
Juve e Basket, un accostamento che offre spunti di riflessione anche per quello che riguarda la città di Torino. La crisi della Fiat Auxilium è purtroppo nota (leggi QUI), allora perché non immaginare un ingresso del club calcistico più titolato d'Italia anche nella pallacanestro? Del resto gli esempi in Europa non mancano: Real Madrid, Barcellona, Bayern Monaco, solo per citarne alcuni.
L'estate scorsa, con il lancio sul mercato da parte della Juve di una canotta da basket con i colori bianconeri, la suggestione era balzata agli onori della cronaca: l'accostamento facile con lo sponsor dell'Auxilium aveva fatto il resto. Andrea Agnelli per l'occasione smentì, mentre il presidente dell'Eurolega (la Champions League del basket) chiosò: "Ci piacerebbe avere la Juve tra noi, ma non tutti i desideri sono realizzabili". Parole che non convincono del tutto anche alla luce del progetto di riqualificazione della Continassa, diventata il quartier generale della società calcistica campione d'Italia: proprio da quelle parti sorge il vecchio Palastampa, oggi in disuso, spazio ideale per un nuovo palazzetto chiamato J-Arena in grado di ospitare i match casalinghi della squadra di basket. Senza contare che proprio in quell'area, alla Wins School di via Traves, la scorsa estate, avvenne il raduno e la presentazione della nuova Fiat Auxilium.
Ipotesi, quelle sopra descritte, al limite della provocazione. Ma chissà che, con l'annunciato cambio di proprietà dell'Auxilium che avverrà con la stessa Fiat come garante, la fantasia non possa prevalere sulla realtà. Del resto la Coppa Italia del febbraio 2018, primo storico trionfo di Torino nel basket, è arrivato con il marchio Fiat a campeggiare sulle maglie. Con un investimento oculato e nemmeno troppo pesante, dunque, si potrebbe dare vita ad un team già da subito competitivo. Con la quindicesima parte di quanto la Juve ha speso per Ronaldo, nel basket si può costruire una formazione capace di arrivare alla finale scudetto.
Nel frattempo durante la sosta del nostro calcio, Paulo Dybala, è stato a Miami dove ha scambiato la maglia con Dwyane Wade, tre volte vincitore con i Miami Heat del titolo Nba. Ennesima prova che il basket e il calcio, seppur diversi, non sono così lontani.