Politica - 11 gennaio 2019, 11:47

Foodora: si è aperto il processo d'appello a Torino

Gli ex rider allontanati dopo le proteste chiedono reintegro, assunzione e risarcimento

Foodora: si è aperto il processo d'appello a Torino

"Foodora al primo grado l'ha scampata, al secondo non si sa, è certo che la lotta continuerà". È quanto si legge nello striscione esposto davanti al palazzo di giustizia di Torino, dove stamattina si è aperto il processo d'appello contro Foodora, l'azienda di food delivery chiamata in causa da sei ex fattorini, allontanati dopo le proteste sui contratti e la paga oraria, che hanno chiesto al giudice del lavoro il reintegro, l'assunzione, un risarcimento e i contributi previdenziali non goduti.

Ad aprile, al termine del processo di primo grado, il tribunale aveva respinto il ricorso. Stamattina in aula, a fianco dei lavoratori, c'è anche il consigliere regionale di Liberi e Uguali Marco Grimaldi, che ha seguito la vicenda fin dall'origine. "La speranza è che la Corte d'appello ribalti la decisione di primo grado e tuteli questi lavoratori, che sono stati licenziati soltanto perché hanno protestato contro un sistema sbagliato. Foodora non è sharing economy, i pagamenti a cottimo devono essere vietati".

Marco Panzarella

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