Torna in grande stile il Capolinea 8, una delle più vecchie birrerie di Torino: il locale nasce nell’agosto del 1975 all’interno del Borgo della vecchia Manifattura Tabacchi a pochi metri dalla fermata del capolinea del tram n°8 dal quale fedelmente trae il nome. La caratteristica area pedonale di via Maddalene è oggi uno dei borghi più belli di Torino.
Dalla trasformazione di un vecchio bar-vineria, il Capolinea8 diventa da subito luogo di ritrovo degli appasionati di musica Jazz. Negli anni ‘80 è il caposaldo del Jazz torinese e vi si esibiscono artisti di consacrata fama mondiale quali Cedar Walton, Billy Higgins, Chet Baker, Roy Haynes, Enrico Rava, Franco Cerri, Flavio Boltro, Furio Di Castri, Felice Reggio per citarne alcuni.
Ecco il programma dei concerti a febbraio.
Venerdì 1 febbraio
Ilaria Allegri (live with band)
Presentazione "Ti ho perdonato" il disco d’esordio della cantautrice torinese già con Eugenio Finardi, PanPers, Radio Deejay
Cinque canzoni possono bastare per un disco, anzi un Ep. Cinque brani sinceri, dove la voce di Ilaria Allegri canta con un'ironia dolceamara, che arriva immediata e lieve, solo in apparenza spensierata. Ti ho perdonato è il debutto solista della cantautrice torinese, che quelle cinque tracce le ha «immaginate così forte da doverle per forza cantare».
L'ironia demenziale che la “menestrella dell'amore perduto, trovato, vecchio e nuovo” (come si autodefinisce) porta sui palchi di tutta Italia con il duo comico PanPers, diventata virale su Youtube, nell'ep si arrotonda e perde (quasi tutti) gli spigoli. L'energia del twist and shout che l'artista regala al pubblico durante le sue date come frontwoman dei Re-Beat è sublimata in una presenza vocale capace di muoversi tra i mood diversissimi dei cinque microcosmi del disco. La passione severa ma benevola per una solida preparazione canora, tra armonizzazioni e attenzione ossessiva all'intonazione, in Ti ho perdonato si ammorbidisce, ma non lascia un centimetro al caso.
Ed ecco nell'Ep Ilaria, che si ritrova intera. Dopo esser stata “la corista di” (Eugenio Finardi), “la voce di” (Asganaway di Radio Deejay), “la cantante di” (numerose cover band), in questo suo progetto solista la cantautrice torinese è semplicemente se stessa.
«Dove sei tu? Mi ha chiesto Daniele Li Bassi, ancora prima di diventare il mio produttore in questo disco – ricorda Ilaria - Gli avevo fatto sentire qualcosa di swing, poi del beat e qualcosa del progetto teatral-demenziale in cui canto e recito, ma non era convinto. “Dove sei?”. Io sono in un hard disk nel mio computer, in mezzo a quaranta brani scritti negli anni, alcuni imbastiti, altri canticchiati, altri ancora semplici suggestioni. Quasi tutti sono rimasti lì, ma quelli che insieme abbiamo selezionato sono stati fondamentali per dare la direzione a questo lavoro».
“Non aver paura che sia il tempo / una corsa o un inganno a portarci in mare aperto” canta l'artista in Se fossi qui, mostrandosi e mostrandoci con sincerità nelle liriche scritte sull'onda di quello che ha vissuto, dimenticandosi volutamente delle canzoni nell'hard disk e componendone di nuove. Come Straordinario, un brano nato una mattina come un esercizio suggerito da una persona a lei vicina: «Scrivi un pezzo dove metti Oriente, importante e matrimonio»; ma matrimonio Ilaria non è riuscita a metterlo in quei tre minuti e quaranta di frizzante pop in cui l'interpretazione resta aperta e strizza l'occhio a chi ascolta: “Ma lo sanno in Oriente che la cosa importante / è non perdere tempo a farsi troppe domande?”.
Dalla lirica, al jazz, a swing, rock, ai cori per Eugenio Finardi, Ilaria Allegri si è mossa leggera tra i generi in oltre quindici anni di musica, fino ai riverberi in levare della title track Ti ho perdonato, «la traccia che insieme a Straordinario sentivo di più e che è arrivata all'ultimo»: qui la cantautrice lascia spazio a un omaggio fischiato ad Alessandro Alessandroni, il grande compositore e bravissimo polistrumentista, passato alla storia del cinema per il fischio di Per un pugno di dollari di Ennio Morricone.
Un bacio alla volta invece era nato come un brano molto lento, trasformato ed arricchito poi con le mandole e i mandolini di Daniele Li Bassi, che accanto alla produzione dell'Ep ne firma anche l'elettronica. Insieme a lui Marco Lamagna (già bassista di Eugenio Finardi), Charles Ferris (tromba e trombone) e Gianluca Cato Senatore e Paolo Angelo Parpaglione alla chitarra e al sax in Zitto: qui sulla sezione di fiati dei due Bluebeaters si incagliano frammenti di ironia tagliente: “Hai già parlato di questo e di quello […] facciamo un gioco si chiama silenzio”.
Al silenzio però Ilaria preferisce gli squarci lirici della grande musica leggera italiana che omaggia nella title track: «Amo i grandi degli anni Sessanta e quel modo di scrivere così semplice e intenso, spesso inatteso, che sapeva render immense anche le cose all'apparenza più banali – conclude Ilaria Allegri - Testa, Tenco o l'ironia di Gaber, con i suoi pezzi profondi e divertenti allo stesso tempo. Brani indimenticabili come Mi sei scoppiato dentro al cuore di Mina. Quando penso a canzoni scritte per restare il pensiero finisce lì». Anche senza doverli cercare nell'hard disk.
Sabato 2 febbraio
Chicche di jazz
Patrizia Conte con Max Gallo Trio
Rassegna Chicche di Jazz a cura di associazione Culturale Torino Jazz City
Da diversi anni nella formazione di Tullio De Piscopo in qualità di cantante, Patrizia Conte, in più di 25 anni di carriera, ha l’opportunità di collaborare con musicisti italiani e stranieri di grande spessore quali Lee Konitz, Cedar Walton, Billy Higgins, Mark Murphy, Jimmy Owens, Bobby Durham, Massimo Moriconi, Arrigo Cappelletti, Guido Manusardi, Bobby Watson. Con lei al Capolinea 8 Max Gallo alla chitarra, Giorgio Allara al contrabbasso e Nicola Stranieri alla batteria.
Venerdì 8 febbraio
Echi Soul Gang
Dal 1990 soul funk
Attiva sin dal 1990 con centinaia di concerti alle spalle, la band porta avanti un progetto che spazia dal funk di James Brown e Stevie Wonder allo Sweet Soul di Wilson Pickett e Otis Redding, e che li ha visti protagonisti su palchi di tutta Italia condividere in alcune occasioni la scena con gruppi ed artisti più affermati come Subsonica, Tribà, Youssoun d'Our, Mau Mau, Mao e la rivoluzione, Farinei d'la brigna, Party Kids, Fratelli di Soledad, Roy Paci e molti altri.
La discografia degli Echi comprende quattro album di cui l'ultimo dal titolo: "Senza rete" recensito lodevolmente da numerose testate giornalistiche.
Fabrizio "Fax" Fassio: Voce solista, armonica
Ricky "Venale" Flandin: Batteria, cori
Nino Motta: Basso elettrico
Beppe Serafino: percussioni, cori
Luca Pisarra: Chitarra
Domenico Mingo Serra: Piano rhodes, Hammond
Enrico "Mocassino" Laguzzi: Sax tenore, cori
Salvo Geraci: Sax contralto
Deborah Marincola: voce, cori.
Sabato 9 febbraio
Chicche di jazz
LORENZO MINGUZZI 4et
Rassegna Chicche di Jazz a cura di associazione Culturale Torino Jazz City
Prosegue con successo la rassegna Chicche di Jazz a cura di "Torino Jazz City". Questa settimana:
Lorenzo Minguzzi chitarra
Emanuele Francesconi pianoforte
Davide Liberti contrabbasso
Chicco Accornero batteria
Lorenzo Minguzzi, chitarrista torinese che svolge la sua attività prevalentemente in Francia, presenta in questo concerto un repertorio composto di standard del jazz mainstream e di canzoni pop e italiane degli anni ’40 e ’50 arrangiate per quartetto. Alla ricerca costante delle linee melodiche più cantabili ed evitando il virtuosismo chitarristico, Lorenzo disegna una personalità più improntata sulla ricerca della narrazione musicale, che possa trovare nella Musica una caratteristica evocativa. La ragione della selezione dei brani di questo concerto, risiede proprio in questo motivo, che trova altresì le radici nella sua maturazione musicale avvenuta attraverso il rock prog, e alcune canzoni italiani degli anni ’30,’40 e’50.
Giovedì 14 febbraio
L’Oro quartetto speciale San Valentino
Canzoni in italiano in chiave Jazz-Swing con la intensa voce di Paolo Gianetta
Questo nuovo progetto è una sfida per il cantante torinese Paolo Gianetta: cantare brani in italiano, di straordinaria intensità e passione, risalenti agli anni d’oro della musica.
Da Fred Bongusto a Bruno Martino, Giorgio Gaber, Patty Pravo, alla musica napoletana toccando tanti altri artisti che hanno fatto la storia della musica italiana.
Il tutto proposto con arrangiamenti in chiave jazz, swing con tre dei musicisti di maggiore talento ed esperienza dello scenario musicale torinese:
Roberto Padovan: pianoforte,
Andrea Manzo: contrabbasso
Paolo Narbona: batteria.
Venerdì 15 febbraio
Re-beat
Twist, rock and roll, beat
I Re-beat sono una band di giovani musicisti che ha deciso di unire le forze, per riportare in voga il twist e il rock and roll. Cinque giovani scapestrati che dal 2009 propongono esclusivamente dal vivo, uno spettacolo incredibile, ripercorrendo la beat generation che nessuno può scordare, da Gianni Morandi a Caterina Caselli passando dall'indimenticabile surf dei Beach Boys fino alle colonne sonore più incredibili come Pulp Fiction e Pretty Woman. Gli anni 60 così, non li avete mai ballati!
Ilaria Allegri - Voce
Serena Zaffino - Voce
Beky - Chitarra e Voce
Fabio Fornaro - Batteria
Stefano Martorana – Basso
Sabato 16 febbraio
Chicche di jazz
Tex & The Young Lyons
Rassegna Chicche di Jazz a cura di associazione Culturale Torino Jazz City
Prosegue con successo la rassegna Chicche di Jazz a cura di "Torino Jazz City". Questa settimana:
Luigi Tessarollo guitar
Cesare Mecca trumpet
Caterina Crucitti bass
Marcello Lepora drums
Il noto jazzista Tessarollo si affianca a giovani talenti del jazz italiano per un quartetto tutto nuovo che schiera il ventiduenne trombettista Cesare Mecca, già diplomato in tromba classica, vincitore di concorsi e awards, tra cui la borsa di studio alle clinics di Umbria Jazz e selezionato per l’apertura di Umbria jazz Winter nel 2016. Attualmente vive ad Amsterdam e frequenda corsi di alta specializzazione al Conservatorio di Amsterdam .
La talentuosa bassista di Milano Caterina Crucitti, musicista che ha già collaborato con grandi artisti come tra W. Marsalis e prossimamente in tourneè con Billy Cobham. E’ endorser per i brand Yamaha, Markbass, IQS Strings e Zoom.
Chiude il quartetto il giovanissimo Marcello Lepora di Imperia (classe 1988), diplomato in Jazz con il massimo dei voti al Conservatorio Verdi di Torino e premiato da Franco d’Andrea come miglior musicista in occasione del “Merano Jazz Mittleuropean Academy” 2015. Ottiene il primo premio assoluto all’ “International Percussion Competition” sez. Batteria e al “Festival del Ritmo”.
Nella migliore tradizione del Capolinea 8 i 4 musicisti eseguiranno un repertorio di seducenti standards per il pubblico sia profano che competente
Venerdì 22 febbraio
Hangarvain
Tappa italiana del tour acustico della celebre rock band napoletana
Il Capolinea 8 di Torino è lieto di presentare la prima delle date del tour acustico degli Hangarvain, la band capitanata da Sergio Toledo Mosca (voce) e Alessandro Liccardo (chitarra e cori).
La band partenopea ha appena concluso il lunghissimo tour legato all' ultimo album ROOTS AND RETURNS che da Maggio a Dicembre 2018 ha toccato numerose città italiane portando in giro la propria musica anche nei Paesi Baltici per un totale di oltre cinquanta concerti.
Gli Hangarvain sono attivi dal 2013 raggiungendo nel giro di pochi anni un vasto pubblico con un'intensa attività live che ha permesso alla band di guadagnare una fanbase appassionata in tutta Europa. La band ha all'attivo una solida discografia cominciata con l'album di esordio "Best Ride Horse" ed altri due lavori in studio: l'Ep acustico "Naked" ed il full lenght album "Freaks" che permette agli Hangarvain di raggiungere la fatidica soglia delle mille copie vendute grazie soprattutto al relativo tour #StayFreakStayFree del 2016 partito dalla Spagna e terminato in est Europa dopo oltre sessanta concerti.
Gli Hangarvain continuano a guadagnare consensi condiveidendo il palco con artisti del calibro di Harcore Superstar, L.A.Guns, The Darkness, DGM, Skillet ecc... prendendo in seguito una lunga pausa artistica che li porterà all'uscita di "Roots And Returns".
Dopo aver passato un anno in giro per l'Europa portando sul palco la loro musica, Sergio ed Alessandro sentono l'esigenza di dedicarsi ad uno show acustico che ripercorra la propria discografia in una chiave più introspettiva ed intima, mantenedo tuttavia il carattere deciso ed energico del rock potente degli Hangarvain. Come afferma lo stesso Sergio
"Il tour acustico nasce dall'esigenza di stare più tempo insieme ad Alessandro per poter scrivere i brani del nuovo disco e passare più tempo con il mio migliore amico"
Lo spettacolo acustico riporterà i due ragazzi ad una dimensione vera, spogliata dall'elettrificazione per riscoprire lo stato più puro dei brani, senza alterazioni, senza suoni troppo costruiti o artefatti, in una dimensione diretta "ascolta e dimmi cosa ne pensi" con il proprio pubblico. Alessandro e Sergio propongono quasi due ore di live tra le polverose strade degli Stati Uniti passando dal southern dei Marshall Tuker Band alla raffinatezza di James Taylor, al southern-Soul di Otis Redding agli anni '90 dei Soul Asylum.
Il tour Acustico dopo la prima data di Torino farà tappa anche a Pontassieve alle porte di Firenze per scendere poi di nuovo verso il sud Italia.
Sabato 23 febbraio
Chicche di jazz
Marianne Solivan (USA) feat. Massimo Faraò & Nicola Barbon
Rassegna Chicche di Jazz a cura di associazione Culturale Torino Jazz City
Sul palco dello storico jazz club torinese la cantante americana Marianne Solivan si esibirà accompagnata da uno dei più grandi pianisti italiani, Massimo Farao’, e dal talentuoso contrabbassista Nicola Barbon in un repertorio di brani standard arrangiati per questa formazione.
Marianne Solivan si è imposta all’attenzione del pubblico e della critica del jazz a livello internazionale grazie a una passione e a una presenza scenica uniche, e capace di catturare il pubblico con la sua gioiosa esuberanza e sfrontatezza. Dopo aver suonato e registrato con artisti del calibro di Christian McBride, Peter Bernstein, Jeremy Pelt, Bruce Barth, Gregory Hutchinson, Jonathan Blake, Xavier Davis, Michael Kanan, Steve Wilson, Gene Bertoncini e Lewis Nash, Marianne Solivan ha costantemente alzato il livello della sfida per i cantanti della sua generazione.