Nell’ambito delle iniziative per il Giorno della Memoria, il Consolato Generale di Polonia in Milano, il Consolato Onorario di Polonia in Torino, il Goethe-Institut Turin, la Comunità Ebraica di Torino, la Comunità Polacca di Torino e il Museo Nazionale del Cinema propongono, mercoledì 6 febbraio alle ore 20.30 al Cinema Massimo, la proiezione di Film incompiuto (Israele/Germania 2010, 88’) realizzato dalla regista israeliana Yael Hersonski a partire da rari materiali d’archivio.
Nel 1954 a Potsdam Babelsberg nella Germania Est, alcuni archivisti ritrovano per caso in un bunker nazista due scatole contenenti un filmato muto di circa sessanta minuti, senza sceneggiatura, dal titolo “Il ghetto”. Il materiale girato, prodotto nel 1942 da una troupe nazista all’interno del ghetto di Varsavia e mai montato, sarebbe dovuto servire per creare un documentario contenente una deviante immagine della vita degli ebrei.
Bisogna aspettare il 2006 perché qualcuno si imbatta in quel materiale e decida di montarlo e renderlo finalmente fruibile a un ampio pubblico. Protagonista di questa impresa è Yael Hersonski, giovane regista israeliana che - attraverso una scrupolosa ricerca storica - costruisce un film di inestimabile importanza, ricomponendo il documentario e aggiungendo due pellicole provenienti dalla Polonia e dagli Stati Uniti. Il risultato finale è un film coeso e dal forte impatto visivo.
Intervengono alla serata il Presidente del Museo Nazionale del Cinema Sergio Toffetti, La Console Generale di Polonia in Milano Adrianna Siennicka, la Dott.ssa Roberta Canu, Direttrice del Goethe-Institut Turin, la Presidente della Comunità Polacca di Torino Elzbieta Grzyb e il Presidente della Comunità Ebraica di Torino Dario Disegni. La Dr.ssa Sarah Kaminski, docente di ebraico all’Università degli Studi di Torino e membro del Gruppo di studi ebraici, illustrerà al pubblico la complessa genesi del film.
Il 27 gennaio del 1945 le truppe sovietiche della 60esima armata del primo fronte ucraino, arrivarono ad Auschwitz e scoprirono il campo di concentramento liberando finalmente tutti i superstiti. Per questo motivo il 27 gennaio si celebra in tutto il mondo la Giornata della Memoria, affinché nel ricordare, nel ri-portare alla memoria l’inaudita assurdità che fu la Shoa, non si facciano di nuovo errori tragici come in passato. E affinché il sacrificio del popolo ebraico non sia stato vano.