A poche ore da quello che potrebbe essere il passo decisivo per la riorganizzazione del sistema dei laboratori analisi nel territorio della Asl To3, una nuova voce si leva in difesa della rete attualmente funzionante, opponendosi alle modifiche e attaccando direttamente l'assessore regionale, Antonio Saitta.
E' quella della Uil Fpl, che tramite la sua segreteria territoriale e a nome anche delle rappresentanze proprio della AslTo3, condanna il provvedimento che dovrebbe essere adottato domani e che, dicono "determinerà lo stravolgimento della gestione dei Laboratori Analisi dell’Asl".
Come è noto, infatti, avverrà uno spostamento robusto delle attività attualmente svolte a Rivoli e Pinerolo verso l’AOU San Luigi di Orbassano e l’ASO Mauriziano, ridimensionando così le realtà locali. "Esprimiamo il nostro totale dissenso - dicono da Uil Fpl -. Già nei mesi scorsi avevamo espresso la nostra ferma protesta, ritenendo che il depotenziamento ed il declassamento dei Laboratori Analisi di Rivoli e Pinerolo (previsto da tale atto) rappresentasse non un miglioramento dei servizi resi ai cittadini nè, tantomeno, dell’organizzazione del lavoro bensì una scelta finalizzata al mantenimento di logiche politiche che nulla avevano a che fare con i principi di buona amministrazione e di razionalizzazione della spesa".
"La prossima dgr - proseguono - qualora i suoi ventilati contenuti venissero confermati, peggiorerà ulteriormente ed in modo definitivo la situazione allora denunciata".
E l'affondo mette anche Saitta nel mirino. "L’assessore lo scorso 3 dicembre aveva promesso, anche in conseguenza degli esiti dell’audizione in IV Commissione regionale delle organizzazioni sindacali, un passo indietro rispetto alla DGR ed una nuova conseguente riorganizzazione dei Laboratori Analisi dell’ASL TO3 entro il mese di dicembre. Siamo sconcertati dal risultato delle promesse dell’assessore Saitta e dalla conversione ad U operata da quei soggetti politici che al tempo, invece, avevano sposato in pieno le nostre ragioni".
"A fronte di questo indecoroso balletto - concludono - chiediamo che in chi ha il potere di decidere prevalga il buon senso e si giunga ad una revisione della DGR 50 che valorizzi effettivamente le strutture già esistenti".