Eventi - 24 febbraio 2019, 14:53

La Madama Reale che sfidò gli uomini per un ducato europeista: le donne dei Savoia conquistano la tv

Sono le autrici francesi Laura Piani e Tara Mulholland le vincitrici del contest "I Savoia" promosso da Film Commission, FIP e Regione Piemont, con una storia ispirata alla figura di Maria Giovanna di Nemours

La Madama Reale che sfidò gli uomini per un ducato europeista: le donne dei Savoia conquistano la tv

Il fascino femminile conquista a tutto tondo il piccolo schermo sabaudo. E lo fa con quella peculiare sensibilità creativa che riesce elegantemente ad affermare il fattore-donna di un elevato prodotto culturale sbaragliando la concorrenza maschile. Sono le autrici francesi Laura Piani e Tara Mulholland ad aggiudicarsi il premo per il miglior progetto nel contest della serie tv “I Savoia”. Un riconoscimento di 50 mila euro per sviluppare la loro opera, Madama Reale, che vede protagonista Maria Giovanna di Nemours, divenuta reggente del piccolo ducato italiano nel 1675.

Lanciato nell’autunno 2017 da Film Commission, FIP Film Investimenti Piemonte e Regione Piemonte, il contest si è rivolto a sceneggiatori di tutta Europa per selezionare il miglior lavoro in grado di raccontare uno spaccato della lunga dinastia dei Savoia, rispettando l’attendibilità storica e valorizzando il territorio ospite delle residenze reali. Un call che ha registrato amplissimo consenso, contando una partecipazione di ben 247 autori, con un numero finale di 150 concept di serie inediti, di cui il 10% stranieri.

Confermiamo così la nostra capacità di agire a diversi livelli dell’Industry cinematografica, diversificando sempre più il nostro mandato a sostegno della produzione”, ha dichiarato il presidente di Film Commission Paolo Damilano. Un percorso, dalla pubblicazione del bando fino all’annuncio dei vincitori, che ha siglato una tappa importante nella presentazione dei finalisti alla Mostra del Cinema di Venezia lo scorso settembre. Dieci progetti selezionati da una commissione composta dallo storico Gianni Oliva, lo sceneggiatore Piero Bodrato, il produttore Matteo Levi, Elena Testa per la Regione Piemonte e Domenico De Gaetano di FCTP.

Da 'Elisa di Rivombrosa' a 'Non uccidere', il legame del nostro territorio con la serialità è da sempre molto forte”, ha commentato l’ad di FIP Paolo Tenna. “Siamo consapevoli di attraversare una nuova golden age televisiva e abbiamo attivato un processo produttivo che andasse ben oltre la semplice scelta della storia”.

Una gara tra penne caratterizzata dalla vasta eterogeneità dei contenuti proposti, spaziando il più possibile tra i periodi e i personaggi coinvolti, gli stili e i generi attraversati. “Madama Reale – ha spiegato il curatore del contest Paolo Bodratoha convinto per la capacità di unire la grande epica storica con temi e linguaggi attuali”. La storia di una madre e di un figlio che combattono per il potere senza esclusione di colpi, testimoni di una conflittualità di genere dalla forte urgenza narrativa. “Quando l’abbiamo scoperta, è stato un vero colpo di fulmine. Un’orfana parigina senza futuro che, divenuta reggente, ribalta lo status quo europeo”, raccontano le autrici Piani e Mulholland ripercorrendo il loro incontro con Maria Giovanna. “Per un decennio volle sfidare Lugi XIV, tentando di rafforzare il peso dei Savoia a livello internazionale. Era una ribelle che voleva vivere alla stregua di un uomo; faceva ciò che voleva in totale libertà, ostentando i suoi amanti e trasformando Torino in una nuova Atene della conoscenza della cultura”.

La relazione tra donne e potere – continuano – ci è sembrata subito molto affascinante. Ma questa storia testimonia anche un impulso europeista che parla direttamente ai giorni nostri, caratterizzati da un clima di profonda instabilità”.

I diritti per lo sviluppo della serie sono stati acquisiti in coproduzione dalla società francese Les Films d’Ici e dalla piemontese Lume. E se ancora non è possibile definire le tempistiche per la visione del prodotto finito, sulle future ricadute positive la Regione Piemonte non ha dubbi: “Un risultato importante per la valorizzazione del nostro patrimonio storico”, commenta l’assessora alla cultura e turismo Antonella Parigi. “La serialità sa creare fascino e interesse in modo ben più incisivo di tante altre forme espressive”.

Manuela Marascio

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