Economia e lavoro - 25 febbraio 2019, 19:55

Api Torino, "Aziende in calo: serve un cambio di mentalità, anche negli imprenditori"

Corrado Alberto: "Occorre un'assunzione di responsabilità da parte di tutti, non solo dalle istituzioni. Stiamo disperdendo un grande patrimonio di competenze"

Api Torino, "Aziende in calo: serve un cambio di mentalità, anche negli imprenditori"

"Serve un cambio di mentalità, non solo tra le istituzioni, ma anche all'interno degli stessi imprenditori". Così Corrado Alberto, presidente di Api Torino, commenta i dati divulgati dalla Camera di Commercio che mostrano una preoccupante contrazione del numero di aziende attive in provincia.

“Quanto rilevato dalla Camera di commercio circa la natimortalità delle imprese nel 2018 dimostra la gravità della situazione nella quale si trova il nostro territorio - prosegue Alberto -. Di fronte a numeri di questo genere è evidente che occorre una assunzione di responsabilità da parte di tutti. Stiamo perdendo un insieme di competenze produttive la cui emorragia deve essere a tutti i costi fermata. Abbiamo ancora delle grandi opportunità e capacità produttive, che tuttavia pare siano colte più dall’esterno che dall’interno: non riusciamo a valorizzare quanto abbiamo”.

Uno degli aspetti che più colpisce il presidente delle pmi torinesi è il calo di entusiasmo tra le nuove generazioni. “E’ particolarmente preoccupante – dice Alberto -, il dato sulla presenza di imprese condotte da giovani. Quello che si sta prospettando è un futuro nel quale si fa sempre più difficile sia un aggiornamento della mentalità stessa con la quale le imprese vengono gestite, sia un ricambio generazionale che possa dare nuove prospettive alle aziende”. 


"Non si tratta solamente più di mettere in campo tutti i possibili strumenti per accrescere la competitività del territorio, cosa che comunque va fatta pensando alle politiche per l’export così come alle infrastrutture oppure alla burocrazia, all’accesso alla ricerca e al credito. Occorre anche altro: dobbiamo interrogarci come imprenditori sulla necessità di cambiare radicalmente la modalità con cui cerchiamo di fare fronte alla crisi che continua a pesare sulle nostre imprese. Serve un salto di qualità, un cambio di mentalità nella classe imprenditoriale oltre che nella politica e nelle istituzioni”, conclude Alberto.

Massimiliano Sciullo

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