"Entro la fine del 2019 dovremmo riuscire ad aprire la punta nord del Parco Michelotti, dalla bocciofila del ponte di corso Regina Margherita al Rettilario". A fornire il cronoprogramma della riqualificazione dell'area verde sulle rive del Po - su sollecitazione del capogruppo del Pd Stefano Lo Russo - è l'assessore all'Ambiente Alberto Unia, durante la presentazione delle linee di indirizzo per il recupero dell'ex Zoo. Unia ha ribadito che il Michelotti rimarrà "un'area verde aperta al pubblico tutto l'anno" e che "non è ammessa la privatizzazione in alcuna forma".
Unia ha poi confermato, a nome dell'Amministrazione, di voler abbattere tutte le strutture all'interno del Michelotti, ad eccezione del Rettilario che "dovrà essere recuperato e destinato ad attività culturali." Una finalità d'uso condivisa da Assemblea Michelotti, che ha auspicato che l'Amministrazione avvii "un'indagine conoscitiva per verificare un interesse da parte dell'Università e del Politecnico per insediarsi attività di ricerca in campo ambientale, purché coerenti col progetto complessivo del parco"
Dubbi sulla demolizione di tutti i fabbricati sono stati sollevati dalla Circoscrizione 8. "Sull'abbattimento dei manufatti - ha commentato la coordinatrice cultura della 8 Paola Parmentola - non diciamo no, ma vogliamo un approfondimento: pensiamo che questa decisione sia affrettata e che l'altro progetto (di Alfateatro che vorrebbe realizzare un parco tematico "culturale" ndr) vada valutato." "Con che risorse - ha aggiunto Parmentola - si affronta questo intervento?".
"La previsione di spesa - ha replicato Unia - per la sistemazione di tutto il resto dello spazio, compresa la demolizione delle strutture, è di 950 mila euro. Contiamo di metterli a bilancio nel 2019 in manutenzione straordinaria".