Politica - 26 febbraio 2019, 14:16

Tav, il fronte del Sì affila le armi in Consiglio regionale

Da Roberto Ravello (FdI), ad Andrea Fluttero (FI) a Luca Cassiani (Pd), tutti favorevoli all'opzione referendum. Pur con dei distinguo

Tav, il fronte del Sì affila le armi in Consiglio regionale

In Consiglio regionale (e non solo) il fronte del Sì alla Tav sta affilando le armi.

“Nel rivendicare la primogenitura della proposta di una consultazione popolare sula Tav – ha dichiarato il Consigliere regionale Roberto Ravello – non possiamo non evidenziare come l’idea del Presidente Chiamparino sembri una boutade di stampo elettorale. Il centro-destra – prosegue Ravello -  è da sempre favorevole allo sviluppo sostenibile, al lavoro, alla tutela dell’ambiente, contro le ideologie del partito del no a prescindere".

"La stessa coerenza non la vediamo nelle forze che sostengono Chiamparino, che nel tempo ed ancora oggi vedono esponenti con posizioni ambigue in tema di grandi opere, amministratori, sindaci, presidenti di comunità montane che per anni hanno manifestato le loro posizioni contrarie alla Tav. In questo tira e molla di grande preoccupazione per il futuro del Piemonte - conclude il Consigliere Ravello - il tentativo del centrosinistra di lanciare una consultazione elettorale in questo momento è un becero e disperato tentativo di recuperare consensi”.

"Fratelli d’Italia lancia i comitati per il SI alla TAV. Se ci sarà un referendum qualunque sia e in ogni tempo saremo pronti. E’ ridicolo però che la sinistra in Regione faccia sapere che non c è tempo per fare un referendum a marzo. E’ un anno che Fratelli d’Italia chiede la consultazione e la sinistra con Chiamparino si sveglia solo ora nell estremo tentativo di recuperare qualche voticino in vista delle elezioni regionali", sostengono Maurizio Marrone e Augusta Montaruli.

"Ridicola poi l’esposizione dei cartelli da parte del PD. Proprio loro dovrebbero tacere visto che la maggioranza in regione e’ retta da persone apertamente no tav. Grimaldi e Leu non tenevano i cartelli si tav? Il consiglio regionale di oggi e’ una messa in scena per fare campagna elettorale a Chiamparino che cerca di salvare il salvabile".

"Siamo da sempre favorevoli ai referendum. Rispetto però alla proposta di consultazione popolare del Presidente Chiamparino sulla TAV da effettuarsi in contemporanea con le elezioni del 26 maggio, siamo perplessi sulla sua reale utilità. Ce lo dice proprio il Presidente stesso che ci ha informato come esistano due date critiche per l'opera, entrambe antecedenti alla ipotizzata consultazione rendendola di fatto inutile. La prima a marzo, col rischio di farci perdere 300 milioni di euro di finanziamenti europei ed un'altra con le elezioni europee ed il cambio della Commissione trasporti". Ad affermarlo in una nota il capogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte Andrea Fluttero.

"È inoltre di tutta evidenza che il ricorso alla consultazione popolare rischi di essere letto come strumentale alla prossima campagna elettorale, indebolendo un argomento invece strategico come quello della TAV. Se poi vogliamo, ancora una volta, avere conferma del favore dei piemontesi alla Torino Lione evitiamo di aggiungere schede ad un turno elettorale che impegnerà i piemontesi in molte elezioni comunali, regionali ed europee. Basiamoci su di una semplice considerazione: il centrodestra è da sempre favorevole alla TAV, ci auguriamo che anche la coalizione di sinistra che appoggerà Chiamparino lo sia nonostante le sue contraddizioni interne. Se invece il M5S, da sempre contrario alla TAV, vincerà le elezioni regionali i piemontesi dimostreranno di essere contrari alla TAV".

"Oggi servono maggioranze chiare con programmi altrettanto chiari: le regionali saranno dirimenti per far decidere agli elettori e se alla guida del Piemonte ci sarà il centrodestra, l'unica coalizione che non ha mai avuto deviazioni sull'argomento, avranno vinto veramente i Sì Tav segnando il passo sul futuro dell'opera": questa, sulla Tav, la dichiarazione del consigliere del Pd Luca Cassiani. "Nel suo intervento in aula, il Consigliere regionale della Lega Nord Sinatora, oltre ad alimentare la solita ambiguità sulla posizione della Lega in merito all’opera, è stato scorretto nel suo attacco scomposto al Consigliere Ferrentino".

"Chi segue le vicende legate all’opera TAV da anni e non da oggi, sa benissimo che il collega Ferrentino, da sempre, si è battuto per migliorare un progetto impattante per tutta la comunità Valsusina. La lotta del 2005 che vedeva Ferrentino in prima linea insieme alla popolazione locale è andata a buon fine. Dal periodo in cui si sono svolte quelle proteste il progetto è stato modificato diverse volte, arrivando al tracciato attuale, un compromesso tra modernità, progresso ed ambientalismo".

"Anziché attaccare gli altri, il collega leghista pensi al governo, del quale il suo partito è azionista di maggioranza, che chiede di rivedere totalmente il progetto e avanza proposte false e punitive per il Piemonte e per l’Italia. E si faccia promotore di un appello a TELT, affinché proceda con le gare”.

“Noi Moderati siamo favorevoli al referendum che permetterà finalmente ai piemontesi di pronunciarsi liberamente sull’Alta velocità Torino-Lione, utilizzando uno strumento di democrazia diretta ben più attendibile di certe piattaforme informatiche”. La consigliera regionale dei Moderati Maria Carla Chiapello commenta così la proposta del presidente Sergio Chiamparino di indire una consultazione popolare sullo spinoso tema della Tav, di nuovo sotto i riflettori dell’Aula di Palazzo Lascaris.

“Il Piemonte è diventata la regione delle opere incompiute: la Tav ma non soltanto – continua la consigliera -. Da completare ci sono anche la Asti-Cuneo e il Tenda bis. Tutte infrastrutture indispensabili per lo sviluppo del territorio e di importanza strategica per il Paese che ha bisogno di essere collegato con il resto d’Europa per poter competere all’interno di un sistema globalizzato”.

Chiapello poi definisce la proposta di Chiamparino concreta e di buon senso: “Troppi no hanno messo in ginocchio il Piemonte negli anni. L’unico no che noi Moderati ci sentiamo di pronunciare è quello alla decrescita infelice. Alla nostra regione servono i mezzi adeguati per poter lavorare e far crescere l’economia. Questo è un treno che non si deve perdere se si vuole evitare l’isolamento, Siamo certi che i piemontesi diranno sì all’opera una volta per tutte”.

comunicato stampa

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