I carabinieri sono andati in Comune e hanno requisito tutta la documentazione legata alla richiesta di realizzare un Centro islamico a Pinerolo. La notizia è emersa nel Consiglio comunale di ieri sera.
“Un paio di settimane fa sono venuti i carabinieri, mandati da qualcuno e hanno preso tutte le pratiche e le hanno portate via”, ha rivelato il sindaco Luca Salvai, in risposta a un’interrogazione della consigliera leghista Aida Revel.
Un passo indietro temporale per inquadrare la vicenda. La questione della “moschea” aveva scaldato l’estate e l’autunno del 2017. Allora in Consiglio comunale per la Lega Nord sedeva l’attuale onorevole Gualtiero Caffaratto, che aveva lanciato una crociata contro il progetto di un Centro di diffusione della cultura islamica. Il Centro doveva sorgere in un capannone artigianale di via Juvarra 32, acquistato dalla Comunità islamica di Pinerolo, che da tempo sta stretta nei locali di corso Torino, dove attualmente si ritrova.
Caffaratto e la Lega avevano fatto letteralmente le pulci alla pratica, sollevando casi di abusi edilizi per lavori svolti senza permesso e falle nella documentazione. La vicenda aveva riscaldato gli animi, portando a duri scontri tra il consigliere e la maggioranza a Cinque Stelle, in particolar mondo con i colleghi del M5S Monica Lenta e Rami Musleh (medico di origine palestinese e di fede musulmana).
Nel dibattito erano intervenuti anche la Chiesa valdese e il vescovo di Pinerolo Pier Giorgio De Bernardi, appoggiando la realizzazione di un Centro islamico. La pratica, però, è stata archiviata per la mancanza di integrazioni essenziali.
Ieri la questione è tornata d’attualità perché Revel si è agganciata alle parole che Salvai ha pronunciato al falò valdese della Gioietta di Bricherasio, sabato 16 febbraio: “Favorire la realizzazione della moschea, così come qualsiasi luogo di culto, sarà una delle priorità dell’Amministrazione per il 2019”.
Revel ha chiesto dunque se fosse stata presentata in Comune una richiesta di realizzare una moschea in città. Il sindaco ha spiegato come il 27 marzo scorso sia stata presentata una pratica edilizia per convertire la destinazione urbanistica dei 320,05 metri quadri del capannone di via Juvarra 32 da attività artigianale ad attività religiosa, per realizzare un Centro per la diffusione della cultura islamica con uno spazio per il culto.
“La pratica è attualmente sospesa in attesa di integrazioni e del pagamento degli oneri per la trasformazione edilizia”, ha spiegato il sindaco Salvai che ha poi rivelato il blitz dei carabinieri e informato il Consiglio di aver chiesto “un appuntamento al prefetto di Torino, perché voglio illustrare il progetto. Per la storia di Pinerolo e il modello di integrazione che vorremmo perseguire, l’Amministrazione vuole coordinare e, se possibile, favorire la realizzazione di questo Centro”.
L’argomento ha ovviamente riacceso la miccia, con il consigliere Musleh che ha invitato Revel a leggere la Costituzione, mentre lei gli ha risposto: “Lei non sa se ho studiato o meno la Costituzione e comunque io ho fatto solo una domanda e non ho espresso opinioni”. Una piccola scaramuccia che fa pensare a mesi di accese discussioni, se la pratica andasse avanti.