Gli spazi dello Sporting si aprono ai ragazzi dell'Università di Torino. Un tempo luogo "blindato" e riservatissimo ai soci, giornalisti e loro famiglie, la struttura che da 62 anni ospita campi da tennis, calcetto, palestra e non solo - affacciato su corso Agnelli - spalanca le porte alle nuove generazioni. Ma fa un pensierino anche alle Atp Finals, se Torino dovesse davvero guadagnarsi la designazione a cornice per ospitarle.
Saranno proprio i giovani dell'Università a guadagnare l'accesso del Circolo della Stampa (di proprietà del Comune e dato in concessione) insieme a docenti e personale tecnico amministrativo che potranno pagare con quote di favore. Sia diventando soci, ma anche solo pagando per l'accesso agli impianti a tempo.
Un passo avanti, nell'ottica di un percorso di recupero di un'area che sta conoscendo una vera mutazione, tra riutilizzo delle caserme e nuove identità tra corso Unione Sovietica e corso Agnelli. "È un'idea interessante che l'università ha apprezzato, andando incontro alla nece di costruire impianti sportivi vicino ai poli di formazione e di ricercare. Proprio come stiamo facendo a Grugliasco con la futura città delle Scienze", commenta Bartolomeo Biolatti, vice rettore dell'ateneo torinese. "L'idea che vogliamo portare avanti è proprio quella di un campus urbano".
Il bacino d'utenza, potenzialmente, è di 78 mila studenti iscritti. "Stiamo iniziando ad avere consapevolezza che l'università e i due atenei, con ragazzi e studenti, sono una ricchezza straordinaria per la città. Una popolazione che nel suo complesso supera i 135mila cittadini, non solo una ricchezza numerica ma anche di qualità", dice Guido Montanari, vicesindaco del Comune di Torino. "Ora l'obiettivo è invertire il processo che porta via questi talenti, trattenendoli qui. E per farlo non basta solo un'eccellenza accademica, ma anche i servizi che girano attorno, compreso lo spazio per lo sport". E alcuni contatti hanno portato a un dialogo su questo fronte anche con il Politecnico.
"Quest'area è straordinaria - prosegue Montanari - per realtà e per potenzialità. E la zona può diventare una delle tre o quattro intorno a cui fare crescere questi poli tipici di una città che, almeno in parte, vuole dirsi davvero universitaria".
E la suggestione di Torino come cornice delle finali di tennis ATP lascia un ulteriore spiraglio di collaborazione. "Se sarà scelta la nostra città, noi siamo pronti a dare il nostro contributo", dice Luciano Borghesan, presidente del Circolo della Stampa. E l'idea è magari quella di poter accogliere gli allenamenti.
"La sindaca mi è parsa molto ottimista. Chiarita la situazione a livello di governo, abbiamo tutte le carte in regola per giocarci la partita", commenta Montanari.
"Speriamo sia l'avvio di un dialogo con il Comune che possa coinvolgere anche aree come i vecchi campi Combi, fino a piazza d'Armi", aggiunge Paolo Volpato, vicepresidente dello Sporting.