"A Torino sono benvenute tutti i tipi di famiglie". È questo il messaggio che la Città ha voluto mandare al Congresso Mondiale delle Famiglie, in programma fino a domenica a Verona, esponendo uno striscione sulla facciata del Comune.
Nel manifesto si vedono nuclei famigliari diversi, dalla mamma single col bambino, alla coppia omosessuale con figli a quella mista con coniugi di etnia diversa. "Da tempo - commenta la sindaca Chiara Appendino - il Comune ha deciso di mutare la visione di un unico modello di famiglia, pensando a quella pluralista, che riconosce come famiglia le realtà sociali che formano la società."
"Famiglie - aggiunge l'assessore alle pari opportunità Marco Giusta - sono persone sole, anziane, zie, nipoti, figli e figlie, nonne e cugini, mariti e mogli, compagne e compagni."
Torino è stata la prima città in Italia a consentire alle coppie omogenitoriali di veder riconosciuto il diritto ai loro figli di avere entrambi i genitori.
Alla scelta del Comune si è associato anche il candidato dei Cinque Stelle alla Regione, Giorgio Bertola:
Non sono mancate le critiche, come quelle arrivate da Fratelli d'Italia: "Appendino si dimostra ancora una volta capace di iniziative spot che dividono anziché unire. Che un sindaco di una città con sempre più problemi si vada a preoccupare di quanto avviene a Verona è già singolare, diventa ridicolo quando si dota anche di striscione infarcite dalle solite polemiche. Meglio il silenzio che esporre la città a simili figuracce. Si occupi dei torinesi anziché di qualche campagna per ritrovare un minimo di protagonismo", dice Maurizio Marrone.