“Free Solo”, film sulla salita senza corda di Alex Honnold della via Freerider sui 1000 metri di El Capitan che si è aggiudicato l’Oscar e il premio al 72^ BAFTA (British Academy Film Awards, 2019) come miglior documentario e che sta avendo un grande successo nelle sale cinematografiche.
Alex Honnold, il climber americano che non ha bisogno di presentazioni, ha effettuato l’ascensione sabato 3 giugno 2017, iniziando a salire alle 5:32 del mattino e raggiungendo la vetta in sole 3 ore e 56 minuti, compiendo senza dubbio la più grande impresa nella storia dell'arrampicata su roccia scalando in meno di 4 ore, senza corde e senza attrezzatura di sicurezza (da cui il titolo Free Solo, l'arrampicata solitaria senza assicurazione) la parete impossibile de El Capitan, monolite granitico dello Yosemite Park.
Il film, realizzato da National Geographic Documentary Films, presentato e distribuito in Italia da Itaca Srl / The Outdoor Community con la collaborazione di LA SPORTIVA, vede la regia di Elizabeth Chai Vasarhelyi e di Jimmy Chin, fotografo, regista e alpinista di fama internazionale
Jimmy Chin è un grane amico di Honnold con il quale ha condiviso diverse arrampicate negli ultimi 10 anni. Il loro primo lavoro in squadra fu l'esplorazione di Low's Gully, uno fra i canyon più profondi di tutto in mondo, proprio nel 2009. Chin, che già prima di conoscere Honnold aveva portato a termine imprese degne di nota - come la scalata dell'Everest - da quel momento ha seguito con assiduità le scalate di Honnold, filmando alcuni fra i "free solo" più celebri portati a termine da Alex.
Il film racconta l’eccezionale scalata ma anche come si realizza un documentario in condizioni difficilissime. Oltre ad avere operatori che siano anche esperti scalatori e che sappiano avere un grande autocontrollo per non rischiare di cadere e di morire. Mentre Alex avanzava era assolutamente vietato parlargli e fare rumori per evitare di interrompere la sua concentrazione. Riprese e registrazioni audio difficilissime con Alex che si trovava spesso distante dai film-maker. La preparazione di Chin insieme alla moglie Elizabeth è durata più di un anno.
Il documentario narra anche l'uomo Alex Honnold e la sua storia d'amore con Cassandra "Sanni" McCandless, che ha deciso di seguirlo nella sua vita girovaga in van tra le montagne.