Si avvicina il nuovo evento italiano sulle criptovalute che si terrà in quel di Milano il 4 aprile e si chiamerà Blockchanin Now, ma intanto si registrano anche future possibili novità riguardanti la criptovaluta Iota, una delle più solide e promettenti realtà del mondo delle valute virtuali.
Di recente è stata fatta un’intervista a Stefano della Valle esperto di criptovalute che ha parlato anche di Iota. Sembra ci siano diverse novità in arrivo e vogliamo cercare di approfondirle qui.
Iota: cosa accade alla criptovaluta?
Dopo una lunga attesa è arrivata l’attivazione della rete di test senza il famoso coordinatore. Questo apre una nuova era per Iota perché è un passo fondamentale per la conclusione del percorso che porterà alla validazione del modello operativo della criptovaluta, così come era stato descritto sul suo white paper.
Il coordinatore è quel sistema centralizzato che serve a prevenire le transazioni e le verifiche false, ma come era stato annunciato questa forma di centralizzazione deve venire meno. Per questo oggi chi conosce il progetto Iota sa che il coordinatore non può destare grandi preoccupazioni perché non ha la possibilità di firmare transazioni, modificare il tangle o controllare i nodi.
Esso assomiglia molto a un validatore di un sistema POS più che a un gestore centralizzato. Tuttavia, gli insiders sono molto contenti del fatto che si avvicini il momento in cui si potrà vedere la rete attiva senza coordinatore perché in effetti costituisce un “collo di bottiglia”. La rete senza coordinatore sarà molto più veloce e questo permetterà di attivare molti interessanti progetti che necessitano di transazioni economiche molto piccole e frequenti.
La nuova libreria di Iota e rilascio di open source
Oltre a quanto appena detto è in arrivo anche una libreria per la georeferenziazione delle transazioni. In questo caso parliamo di uno strumento utile per marcare le proprie transazioni usando un codice univoco derivante dalla propria posizione geografica.
Questo genere di marcatura è molto particolare perché permette all’applicazioni di mettersi in contato con un nodo Iota filtrando le transazioni in arrivo in tempo reale con il codice di georeferenziazione di suo interesse.
Inoltre si parla anche del rilascio di open source del codice del Data Marketplace. Questa è una importante piattaforma in grado di gestire dispositivi IoT che producono dati. Il sistema è utile perché permette ai sensori di vendere i dati e chiunque potrà comprarli.
Questo è un sistema del tutto peculiare in grado di risolvere una grande quantità di problemi. Si ottiene così la certezza della sorgente del dato la distribuzione del dato in tempo reale. La memorizzazione del dato per analisi differita, e la valorizzazione del dato e gestione del processo di pagamento.
Iota in Italia
InsideBitcoins: In Italia il panorama riguardante Iota è davvero molto attivo e variegato con gruppi di sviluppatori indipendenti che lavorano su progetti sia open che privati. Il 4 aprile si apre il nuovo meet up italiano IOTHINGS dove parteciperà anche DOminik Shiener, co-chairman of board of directors e co-founder della Fondazione Iota. Bitcoin Billionaire e Flavio Briatore: anche il noto manager sta investendo in questo campo?
In Italia si lavora a progetti sull’identità delle cose, per così dire, ovvero a sistemi di building blocks in grado di essere usati in molti contesti come l’anticontraffazione, l’industria 4.0 o la tracciabilità. Inoltre, sono al vaglio anche soluzioni per studiare la tracciabilità di un prodotto in tutto il suo ciclo di vita a partire dalla produzione al momento della distribuzione, della vendita e del consumo.
Insomma le soluzioni allo studio per Iota sono molte e molto valide. Nel panorama italiano delle criptovalute, nessuna altra situazione può paragonarsi a quella di Iota in termini di innovazione e vivacità di idee.