Calcio - 03 aprile 2019, 10:00

Toro-Samp, ne rimarrà soltanto una sulla strada che porta in Europa

Scontro diretto decisivo stasera all'Olimpico (previsto un altro pienone). Mazzarri: "Sarà la prima di nove finali". Iago Falque fuori per diverse settimane, ipotesi tridente in attacco. "Il 4 maggio non si può giocare il derby", tuona il tecnico

Toro-Samp, ne rimarrà soltanto una sulla strada che porta in Europa

"Sarà la prima di nove finali", ha detto Mazzarri, presentando la sfida contro la Samp in un Olimpico che viaggia verso il pienone (si è già oltre quota 21 mila, a ieri sera). La logica dice che ne rimarrà soltanto una, perché chi perde questo confronto diretto difficilmente avrà altre chance di rientrare in gioco nella corsa per l'Europa.

Il Toro arriva a questo confronto dopo il pareggio di Firenze, arrivato grazie ad una gemma di Baselli e a una mezza dozzina di parate di Sirigu. La squadra non appare al top, mentre la tifoseria è ancora sconcertata per la scelta della Lega di far giocare il prossimo derby alle ore 15 del 4 maggio, nel giorno del 70esimo anniversario della tragedia di Superga. Urbano Cairo ha già tuonato ("non si può, bisogna trovare un'altra soluzione"), cavalcando il malcontento del popolo granata, Mazzarri gli è andato in scia: "Bisogna spostare la data e fare in modo di celebrare la nostra storia nel migliore dei modi. In questo sono d’accordo col presidente".

Ma questo è quello che accadrà tra un mese, la sfida con la Samp invece è solo questione di ore. Il Torino ci arriva dovendo fare i conti con un'assenza molto pesante, quella di Iago Falque: stiramento di primo grado del legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro, ha sentenziato la risonanza magnetica eseguita dopo l'infortunio rimediato a Firenze. Lo spagnolo ne avrà per alcune settimane, il che vuol dire che i granata davanti ora si ritrovano contatissimi. "Spero di recuperarlo prima della fine della stagione, è un giocatore importante per noi, soprattutto in primavera poteva farci la differenza sui campi asciutti", ha detto il tecnico.

Ma questo non significa che automaticamente giocherà Zaza al suo posto. "Chi sbaglia la partita prima, può restare fuori la successiva", ha detto senza tanti giri di parole Mazzarri. "Lo spogliatoio sa come la penso, non solo Zaza ma tutto il gruppo si deve sentire più responsabilizzato, da Berenguer a Parigini a tutti". Ma è possibile che proprio questi due possano essere schierati in un tridente offensivo con Belotti, lasciando da parte per una volta l'amato 3-5-2 per optare per un più spregiudicato 3-4-3 per aggiungere velocità e imprevedibilità alla manovra offensiva. "Voglio rivedere una squadra che corre sempre, che rincorre quando si perde una palla, voglio che si facciano le cose da squadra vera. E che non si molli mai", ha aggiunto Mazzarri, cui non è piaciuto l'atteggiamento dei suoi per larga parte della sfida di Firenze.

L'allenatore toscano, che sulla panchina della Samp è stato seduto per due anni nel decennio scorso, ha tessuto le lodi dei blucerchiati ("hanno fatto un grande mercato in estate e a gennaio") e non ha mancato di fare polemica: "Loro sono forti e poi hanno potuto godere di un giorno in più di riposo, questa è davvero una brutta roba, Quando ci sono tre partite in una settimana anche 15-16 ore di differenza cambiano il rendimento. Ma mi aspetto comunque una grande gara da parte dei miei".

Infine il tecnico ha chiamato a raccolta il pubblico granata: "Quando la gente del Toro è tutta unita, per noi rappresenta una spinta incredibile". Sarebbe un vero peccato deluderla ancora, dopo lo scivolone di metà marzo contro il Bologna.

Massimo De Marzi

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