Il Piemonte si appresta a celebrare la prima Giornata del Romanico: il 14 aprile 2019, in tutto il territorio regionale un ricco calendario di eventi, mostre, visite guidate, itinerari a piedi o in bici permetterà di riscoprire un patrimonio storico, culturale e architettonico unico come quello romanico.
Per l’occasione, anche grazie all’impegno dei volontari, chiese, abbazie e battisteri sparsi sul territorio piemontese apriranno eccezionalmente i battenti. La prima Giornata del Romanico piemontese è solo il punto di partenza per un turismo sostenibile, all’insegna della spiritualità e all’aria aperta.
Tantissimi i Comuni che hanno aderito all’iniziativa, ben 80, ma va sottolineata l’importante adesione anche di oltre 30 associazioni, Sovrintendenze Archeologia Belle Arti, pro loco, Province di Alessandria, Asti e Cuneo, Consulta Regionale per i Beni Culturali Ecclesiastici e altre importanti realtà, unite per un evento unico. Inedito. Tra gli obiettivi della prima Giornata del Romanico vi p poi quello di far conoscere monumenti e itinerari collegati al Romanico e alla via Francigena.
“Con questa iniziativa, vogliamo far conoscere ai piemontesi e non, il grande patrimonio di chiesi, pievi, e itinerari diffuso in tutta la regione: un pezzo importante e ancora troppo poco conosciuto del nostro sistema culturale” ha spiegato Antonella Parigi, assessore regionale alla Cultura e al Turismo. L’assessore ha poi sottolineato la varietà del patrimonio presente sul territorio: “Un panorama ricco e di grande bellezza, che vogliamo valorizzare per la capacità di unire storia, architettura e paesaggio, ma anche enogastronomia”.
Il programma della Prima Giornata del Romanico, ricco e vasto, prevede più sezioni: l’apertura straordinaria di quasi 30 beni tra le colline del Torinese, Monferrato, Canavese e valle del Ticino, visite gratuite in oltre 60 chiese, abbazie e cappelle, sette mostre pittoriche dedicate al romanico, concerti e letture, convegni e infine itinerari.
Il programma in tutta la sua completezza è disponibile sui siti www.visitpiemonte.com e www.piemonteitalia.eu





