Dodici anni senza contratto nazionale. E’ questa la denuncia che arriva sdegnata dal presidio indetto questa mattina fuori dal Gradenigo Humanitas dai lavoratori della sanità privata. “Lavoratori di eccellenza per una sanità di qualità, ma senza contratto da dodici anni” urlano a gran voce i sindacati Cgil, Cisl e Uilfpl.
Un presidio composto, ma comunque in grado di raccogliere tutta l’amarezza di una categoria tanto importante ed essenziale quanto amareggiata e stufa. I lavoratori della sanità privata accreditata dalla Regione Piemonte infatti, oltre a non avere un contratto da ben 12 anni, lamentano il fermo dei salari dal 2007. Nessun contratto nazionale, nessun aumento salariale che nonostante le difficoltà cercano di garantire quotidianamente i servizi con professionalità e impegno.
“Protestiamo per avere un salario dignitoso, un contratto che ci tuteli: la qualità del nostro lavoro dipende dala tutela dei nostri diritti, dalle condizioni di lavoro più dignitose” argomentano i lavoratori. D’altra parte, tra infermieri, fisioterapisti e impiegati, le persone impiegate nella sanità privata piemontese sono tantissime, una risorsa da tutelare. Eppure tutto sembra in alto mare, come confermato da una battagliera Gabriella Semeraro, Funzione Pubblica Cgil Piemonte: “Abbiamo aperto il tavolo di trattativa nazionale un anno e mezzo fa, le controparti hanno dichiarato di non avere nessuna risorsa economica per sostenere il rinnovo del contratto nazionale. Che sarebbe toccato alle Regioni sopperire a questa questione”.
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