Eventi - 10 aprile 2019, 12:20

Migrazione e lavoro: in Italia un'azienda su 10 gestita da migranti

Il 12 aprile Ashoka Italia presenta a Torino 15 imprenditori innovativi nel settore delle migrazioni

Migrazione e lavoro: in Italia un'azienda su 10 gestita da migranti

Oggi in Italia un’azienda su 10 è gestita da un imprenditore migrante.  Nel dibattito attuale si parla sempre solo di sbarchi, porti chiusi, accoglienza o respingimenti, dimenticando che quasi il 90% degli migranti che risiede regolarmente nel nostro Paese lavora, crea nuovi posti di lavoro e quindi nuova ricchezza.

Il Rapporto del 2018, Gli stranieri nel mercato del lavoro in Italia, segnala un dato importante: l’Italia è l’unica nazione tra i grandi Paesi europei in cui il tasso di occupazione della forza lavoro straniera (59% per i cittadini extra UE, 63% per i cittadini UE) è più alto di quello della forza lavoro nativa (57%).

Secondo il rapporto Il mercato del lavoro 2018, gli stranieri sono impegnati soprattutto nei settori dell’edilizia, della ristorazione, dell’agricoltura, del lavoro domestico (dove rappresentano addirittura il 70%). Svolgono lavori generalmente più umili e peggio retribuiti degli italiani, con guadagni medi inferiori agli 800 euro al mese. C'è, però, un altro dato importante da rilevare: si sta formando una nuova economia, generata dalle attività imprenditoriali proprio dei migranti, capace anche di dare lavoro ad altre persone, in alcuni casi anche ad italiani. Sono 570 mila i titolari di attività economiche di cittadinanza non italiana; il 42% delle nuove società create in Italia nel 2017 (un totale di 590 mila) è stata fondata da migranti.

Il tema lavoro-migrazione è al centro dell'innovativo progetto pan-europeo "Hello Europe"  lanciato da Ashoka, la più grande rete globali di imprenditori sociali, che verrà presentato a Torino il 12 aprile, dove 15 imprenditori racconteranno le loro idee innovative realizzate in Italia  e che coinvolgono migranti. L'evento "Hello Europe Italia: la migrazione che fa innovazione" segna l’arrivo in Italia di "Hello Europe", un programma di accelerazione per progetti di imprenditoria e innovazione sociale nel settore delle migrazioni lanciato da Ashoka Germania nel 2016.

Già implementato in Austria, Belgio, Grecia, Spagna, Svezia, Turchia e nei Paesi Bassi, "Hello Europe" approda ora nel nostro Paese con il primo gruppo di innovatori sociali selezionati in tutta Italia da Ashoka e i suoi partner: Oliver Wyman, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Fondazione con il Sud, Comunità di Sant’Egidio, Nesta, Fondazione Ismu e l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM).

Il progetto "Hello Europe" ha l'obiettivo di combattere gli stereotipi e le discriminazioni che animano il dibattito pubblico contro la categoria dei migranti. "Vogliamo far crescere la consapevolezza che esiste una terza risposta alla questione migratoria - ha dichiarato Alessandro Valera, Direttore di Ashoka Italia - non la politica dei respingimenti e nemmeno soltanto l’accoglienza pietosa di persone in difficoltà, ma lo sviluppo di progetti innovativi dove i migranti sono spesso essi stessi artefici della soluzione".

L’evento del 12 aprile a Torino, che si svolgerà presso la Scuola Holden, sarà un’occasione unica, dal respiro nazionale e internazionale, per conoscere di persona i 15 innovatori selezionati da Ashoka Italia che già oggi stanno cambiando il modo in cui si gestiscono le migrazioni nelle regioni italiane. Progetti che affrontano diversamente la questione dell’integrazione linguistica e culturale, ma soprattutto  l’inserimento lavorativo dei rifugiati, il problema della dispersione di competenze, la necessità di nuovi strumenti finanziari e di un’efficace terapia psicologica per chi sperimenta le migrazioni forzate.

Le buone pratiche individuate in tutti i Paesi europei che aderiscono all’iniziativa saranno presentate ai candidati in corsa alle prossime Elezioni europee, per ispirarli nell’adottare nuovi modelli per far fronte alle sfide dell’immigrazione in Europa. Storie come quella di Ndiaye Mamadou Lamine, giovane imprenditore senegalese fondatore di Mama Venture, una società di investimento che supporta startup create da migranti. O come quella di Funky Tomato, che vende in tutta Italia salsa di pomodoro biologico di alta qualità prodotta in Campania e in Basilicata grazie al lavoro di braccianti e lavoratori migranti e ai ragazzi della periferia napoletana di Scampia.

O ancora quella di Chris Richmond, nativo della Costa D'Avorio, che ha creato l'app MyGrants per facilitare l'inserimento dei migranti nel mondo del lavoro.

comunicato stampa

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