Dopo più di quattro mesi è giunta al termine, forse in modo definitivo, la vicenda dello spostamento del “Mercato del libero scambio” del sabato da Canale Molassi e San Pietro in Vincoli all'ex deposito delle pietre della Città di Torino in Via Carcano: il trasferimento dei venditori avverrà entro entro un paio di mesi a lavori ultimati, anche se verrà mantenuta un'area destinata a “mercato sociale” in Lungo Dora Agrigento.
Decisiva, a riguardo, la firma sul protocollo d'intesa siglata questo pomeriggio tra il Prefetto Claudio Palomba, la Sindaca Chiara Appendino e i rappresentanti delle associazioni Commercianti Balon, Cortile del Maglio, Comitati Riuniti di Porta Palazzo e Vivi Balon: “Abbiamo firmato - commenta il presidente di quest'ultima Francesco Planeta – perché ci è sembrato giusto sia nei confronti dei nostri soci che del Prefetto che ha indetto questo Tavolo, vedremo come si svilupperà questo protocollo considerando che ognuno dovrà fare la propria parte. In questi mesi, inoltre, abbiamo ricevuto numerosi attacchi ma teniamo a rivendicare la nostra piena collaborazione e ribadire la nostra assoluta chiarezza e trasparenza, nonché l'assoluta fiducia nel Prefetto”.
A ribadire la contrarietà della Circoscrizione è il presidente Luca Deri, che non firma e rilancia una proposta “salva Balon”: “Siamo contenti - dichiara - che nel verbale di intesa sia passata la linea della Circoscrizione 7 per quanto concerne la sospensione di Barattolo su Strada del Fortino e San Pietro in Vincoli e che venga preservata la storicità e l'unicità del Balon con l’attivazione, su lungo Dora Agrigento, di un’area dedicata alle attività di libero scambio. Auspichiamo che quest'area possa essere riprogettata in modo da poter ospitare tutti i 300 espositori; il Balon è il luogo in cui tutti sono uguali e dove i poveri, attraverso la vendita della loro merce, acquisiscono dignità e diritti attraverso il loro lavoro”.
Tra i contrari c'è anche il Comitato OltreDora, promotore di una raccolta firme sottoscritta da circa 3 mila tra cittadini e residenti: “Si tratta - fanno sapere – di una scelta antidemocratica nel metodo e inaccettabile nel merito: non sono stati sentiti direttamente i venditori del Balon né, tantomeno, i sempre più numerosi residenti del quartiere che si esprimono a favore della permanenza del mercato nel suo contesto storico. Il provvedimento prevede di espellere i più deboli e si inserisce, evidentemente, nella trasformazione del quartiere in un’ottica di turistica e commerciale chic che non gli appartiene”.
Domani sera alle 18, all'angolo tra Via Mameli e Via Lanino, si svolgerà un'assemblea pubblica dal titolo “Il Balon è di tutti”.