Attualità - 07 maggio 2019, 07:15

Il Torino Pride chiede Codice Etico per il Salone del Libro

"Parteciperemo alla kermesse in modo convinto e animato, più che mai, da uno spirito militante e antifascista"

Il Torino Pride chiede Codice Etico per il Salone del Libro

 

Un Codice Etico che tutti gli editori dovranno sottoscrivere per poter partecipare al Salone del Libro. E’ questa la proposta del Coordinamento Torino Pride che – dopo le polemiche sollevate sulla presenza di Altaforte, casa editrice vicino a CasaPound -annuncia di prendere parte alla kermesse in programma da venerdì al Lingotto.

Convinti che la cultura -spiegano - sia uno dei veicoli fondamentali per costruire un territorio più inclusivo e per formare una società più consapevole, democratica, siamo sconcertati all’idea che al Salone del Libro -dove si difendono i valori di tutte e tutti e di tutte le minoranze-  possano essere veicolate anche le istanze di una casa editrice che si definisce sovranista.”

Proprio per questo però, -continuano - perché i libri e la cultura devono essere ancora una volta il veicolo per formare una società più giusta e una maggiore coscienza storica e pur capendo e rispettando la scelta di quanti hanno deciso di annullare la propria presenza, il Coordinamento Torino Pride parteciperà al Salone del Libro.” “Lo farà -aggiungono - in modo convinto e animato, più che mai, da uno spirito militante e antifascista.”

Negli scorsi giorni hanno annunciato che non parteciperanno, in segno di protesta verso la partecipazione di Altaforte, il collettivo di scrittori Wu Ming, lo storico Carlo Ginzburg, il fumettista Zerocalcare e la presidente dell’ANPI Carla Nespolo.

 

Cinzia Gatti

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