Attualità - 07 maggio 2019, 18:27

Quaglia rieletto Presidente della Fondazione CRT: "Io a vertice dell'Acri? Ipotesi irreale"

Una bacchetta di Harry Potter. È questo il regalo che Giovanni Quaglia ha ricevuto da Giampiero Leo per la sua rielezione: è stato votato all'unanimità a capo dell'ente per i prossimi 4 anni

Quaglia rieletto Presidente della Fondazione CRT: "Io a vertice dell'Acri? Ipotesi irreale"

Una bacchetta di Harry Potter. È questo il regalo che Giovanni Quaglia ha ricevuto da Giampiero Leo per la sua rielezione a Presidente della Fondazione CRT. Con 17 voti, oggi Quaglia è stato rinominato all'unanimità a capo dell'ente di via XX Settembre per i prossimi quattro anni. 

Cuneese, classe '47, già presidente di Fondazione CRT dal primo febbraio 2017, è docente di economia presso il Dipartimento Management dell'Università di Torino. Nel suo discorso programmatico al Consiglio d'Indirizzo per il mandato Quaglia ha voluto ribadire il valore dell'autonomia della Fondazione. "Sarò difensore attento - ha detto - delle vostre libere scelte, delle decisioni che andrete ad assumere tra due anni per il rinnovo del Cda e tra quattro per la nomina del mio successore".

Sul rinnovo del vertice Acri - l'ente che rappresenta le casse di risparmio e le fondazioni bancarie - Quaglia ha commentato come al momento non ci sia nessuna "competizione in corso, partirà dopo il 10 quando tutte le fondazione italisne aderenti all’Acri daranno le indicazioni per il nuovo consiglio”. Sull'ipotesi che possa essere lui a ricoprire questo incarico, ha parlato di "irrealtà".

Quanto alla possibilità che possa essere nominato il presidente della Compagnia di San Paolo, Francesco Profumo, Quaglia ha precisato: “da parte mia non c’è alcuna intenzione di tagliare la strada o di dare fastidio a qualcuno. Per me va bene un presidente di fondazione piemontese”.

Il Presidente ha poi aggiunto che la cosa importante nella scelta del vertice è "capire qual è la squadra che viene proposta è la squadra deve essere condivisa, autorevole e con una strategia che si sviluppa nel tempo”.

Ricordando poi il ruolo autorevole ricoperto in questi anni dal presidente Acri, Giuseppe Guzzetti, Quaglia ha osservato: “con questo rinnovo viene a mancare una guida riconosciuta e autorevolissima, e questo è un passaggio che richiede proprio per questa ragione, molta attenzione e molta coesione”.

Sulle polemiche relative alla presenza di AltaForte al Salone del Libro, Quaglia ha osservato "sono situazioni che creano difficoltà e perplessità,  ma anche un’occasione per ribadire la chiara collocazione antifascista di Torino e del Piemonte che ha molto sofferto in quell’incredibile vicenda pagando un alto contributo di sangue”.

Cinzia Gatti

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