"La libertà è partecipazione". Risuonano la musica e le parole di Giorgio Gaber questo pomeriggio in corso Vittorio Emanuele 70, dove a partire dalle 16.30 si è svolto il presidio promosso dalla Cub e dai Cobas a sostegno di Rosa Maria Dell'Aria.
La professoressa è stata sospesa la scorsa settimana perché i suoi studenti, in un lavoro scolastico, avevano paragonato il Decreto Sicurezza di Salvini alle Leggi Razziali del 1938. Per questo i sindacati hanno organizzato questo pomeriggio una manifestazione sotto l'Ufficio Scolastico Regionale per chiedere l'immediato reintegro della collega. Per i CUB Dall'Aria è "vittima di un abuso di potere che, solo fino a qualche anno fa, sarebbe stato impensabile". "La pesante sanzione - aggiungono - testimonia che la libertà di insegnamento è sotto attacco, come più in generale lo sono i lavoratori che esprimono dissenso". I Cub ricordano poi il licenziamento a Torino della maestra Livia Cassaro e del tecnico dell'Università Pier Paolo Pittavino.
"Rosa Maria - continuano i Cobas - deve tornare subito in classe e il Ministro competente deve occuparsi dei problemi reali della scuola, a partire dalla precarietà, passando per la dispersione scolastica, ai fondi per l'edilizia". "La sua priorità deve essere quella di ritirare il provvedimento e risarcire la nostra collega, altrimenti si dimetta oggi stesso", concludono i Cobas.
Una delegazione di manifestanti ha incontrato il direttore dell'ufficio scolastico regionale Fabrizio Manca.