Dopo mesi di previsioni sulla futura riapertura, arriva adesso la notizia ufficiale: il Cap10100 ripartirà in autunno. Lo ha annunciato Valentina Gallo, presidente dell’associazione Teatro Orfeo che ha in gestione il locale di corso Moncalieri 18.
Torneranno i grandi eventi musicali e gli spettacoli di danza e teatro, come da tradizione, ma non solo. Una cura particolare sarà riservata anche alla scelta degli appuntamenti collaterali, dedicati a quella grande comunità di affezionati che lì, sulle sponde del Po, ha lasciato il cuore dal 2017, quando il Cap chiuse i battenti per problemi di sicurezza.
Un lungo periodo di attesa, che ha visto in primis la Circoscrizione 8 lavorare a una nuova suddivisione degli spazi, dovendo far convivere nello stesso edificio, oltre al centro giovanile, anche l’associazione Amici del Fiume e la Casa dell’Ambiente. Ma a inizio anno la soluzione è arrivata, con lo spostamento di anagrafe e uffici tecnici in corso Moncalieri 80 e una gestione più funzionale degli ingressi per tutti i concessionari.
“Ora qui è tutto un cantiere”, commenta Gallo, che ieri sera ha accolto diversi curiosi nella terrazza sul Po per un lancio a sorpresa della nuova stagione. “Organizzeremo diversi incontri aperti ai cittadini per mostrare i locali ora in ristrutturazione e presentare i nostri progetti. Sarà ottobre, presumibilmente, il mese dedicato al grande pubblico, con i concerti di maggiore richiamo”.
Ma l’altra grande notizia arriva oggi dal web, dove è stato lanciato un crowdfunding per sostenere le attività del Cap sul sito www.gofundme.com/riapri-il-cap?member=2115646, seguendo lo hashtag #restartcap10100.
“Vorremmo essere il più possibile indipendenti, per far sì che la nostra realtà diventi a tutti gli effetti sostenibile”, spiega ancora Gallo. La quota da raggiungere è di 50 mila euro. Serviranno per coprire le spese di oneri amministrativi, contratti di lavoro e comunicazione e messa in sicurezza, ristrutturazione degli spazi, programmazione di eventi nei primi sei mesi, creazione di spazi per la condivisione progettuale, come coworking gratuiti e spazi di incubazione.
Una ventata fresca di entusiasmo, voglia di fare e creatività che deve molto ai risultati di un sondaggio lanciato a maggio da Teatro Orfeo tra i suoi utenti più affezionati, individuando un profilo orientativo per la scelta delle future attività. È venuto fuori che l’utente medio viaggia tra i 21 e i 28 anni, ma c’è anche una grossa fetta sopra i 31, e il 92% degli intervistati ha come principale interesse la musica e il ritrovarsi con gli amici.
Ecco quindi lo spunto per una nuova fase di progettazione, basata sui reali interessi delle persone e capace di unire domanda e offerta, coinvolgendo anche altre realtà che gravitano attorno al Cap.
"Sul nostro palco - sottolinea Valentina Gallo - si sono esibiti alcuni tra i migliori artisti italiani, ed è stato un trampolino di lancio per molti di loro, dagli Eugenio in Via Di Gioia agli Ex-Otago. Ora vogliamo ripartire dal territorio. Per questo ci concentreremo sull'arte come sviluppo di una società civile, attraverso la diffusione di cultura, servizi e opportunità di aggregazione per i giovani".