Attualità - 05 giugno 2019, 19:53

Il Cap10100 riparte in autunno: “Musica e cultura per i giovani. Torino ci aspetta”

Ieri sera la presentazione della nuova stagione di eventi sulla terrazza di corso Moncalieri 18. Lanciata anche una raccolta fondi per sostenere le attività

Il Cap10100 riparte in autunno: “Musica e cultura per i giovani. Torino ci aspetta”

Dopo mesi di previsioni sulla futura riapertura, arriva adesso la notizia ufficiale: il Cap10100 ripartirà in autunno. Lo ha annunciato Valentina Gallo, presidente dell’associazione Teatro Orfeo che ha in gestione il locale di corso Moncalieri 18.

Torneranno i grandi eventi musicali e gli spettacoli di danza e teatro, come da tradizione, ma non solo. Una cura particolare sarà riservata anche alla scelta degli appuntamenti collaterali, dedicati a quella grande comunità di affezionati che lì, sulle sponde del Po, ha lasciato il cuore dal 2017, quando il Cap chiuse i battenti per problemi di sicurezza.

Un lungo periodo di attesa, che ha visto in primis la Circoscrizione 8 lavorare a una nuova suddivisione degli spazi, dovendo far convivere nello stesso edificio, oltre al centro giovanile, anche l’associazione Amici del Fiume e la Casa dell’Ambiente. Ma a inizio anno la soluzione è arrivata, con lo spostamento di anagrafe e uffici tecnici in corso Moncalieri 80 e una gestione più funzionale degli ingressi per tutti i concessionari.

Ora qui è tutto un cantiere”, commenta Gallo, che ieri sera ha accolto diversi curiosi nella terrazza sul Po per un lancio a sorpresa della nuova stagione. “Organizzeremo diversi incontri aperti ai cittadini per mostrare i locali ora in ristrutturazione e presentare i nostri progetti. Sarà ottobre, presumibilmente, il mese dedicato al grande pubblico, con i concerti di maggiore richiamo”.

Ma l’altra grande notizia arriva oggi dal web, dove è stato lanciato un crowdfunding per sostenere le attività del Cap sul sito www.gofundme.com/riapri-il-cap?member=2115646, seguendo lo hashtag #restartcap10100.  

Vorremmo essere il più possibile indipendenti, per far sì che la nostra realtà diventi a tutti gli effetti sostenibile”, spiega ancora Gallo. La quota da raggiungere è di 50 mila euro. Serviranno per coprire le spese di oneri amministrativi, contratti di lavoro e comunicazione e messa in sicurezza, ristrutturazione degli spazi, programmazione di eventi nei primi sei mesi, creazione di spazi per la condivisione progettuale, come coworking gratuiti e spazi di incubazione. 

Una ventata fresca di entusiasmo, voglia di fare e creatività che deve molto ai risultati di un sondaggio lanciato a maggio da Teatro Orfeo tra i suoi utenti più affezionati, individuando un profilo orientativo per la scelta delle future attività. È venuto fuori che l’utente medio viaggia tra i 21 e i 28 anni, ma c’è anche una grossa fetta sopra i 31, e il 92% degli intervistati ha come principale interesse la musica e il ritrovarsi con gli amici.

Ecco quindi lo spunto per una nuova fase di progettazione, basata sui reali interessi delle persone e capace di unire domanda e offerta, coinvolgendo anche altre realtà che gravitano attorno al Cap.

"Sul nostro palco - sottolinea Valentina Gallo - si sono esibiti alcuni tra i migliori artisti italiani, ed è stato un trampolino di lancio per molti di loro, dagli Eugenio in Via Di Gioia agli Ex-Otago. Ora vogliamo ripartire dal territorio. Per questo ci concentreremo sull'arte come sviluppo di una società civile, attraverso la diffusione di cultura, servizi e opportunità di aggregazione per i giovani".

Manuela Marascio

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