“E Ciàula si mise a piangere, senza saperlo, senza volerlo, dal gran conforto, dalla grande dolcezza che sentiva, nell'averla scoperta, là, mentr'ella saliva pel cielo, la Luna, col suo ampio velo di luce, ignara dei monti, dei piani, delle valli che rischiarava, ignara di lui, che pure per lei non aveva più paura, né si sentiva più stanco, nella notte ora piena del suo stupore”.
Con queste parole Luigi Pirandello, nel 1907, descriveva la meraviglia di un umile cavatore di zolfo di fronte alla bellezza della natura, in una Sicilia atavica e rurale. Oggi, con gli occhi rivolti al cielo e i piedi piantati bene a terra, il Premio Nobel di Girgenti torna a essere celebrato a Torino per la tredicesima edizione del festival nazionale lui dedicato. Una festa che inizia proprio da un anniversario, quello dello sbarco sulla luna nel 1969, approdando per la prima volta nel luogo-simbolo per la cultura e lo studio del secolo breve: il Polo del ‘900. Per di più in un nuovo ambiente, il cortile, che ha inaugurato proprio in questi giorni il suo esclusivo teatro all’aperto con circa 200 posti a sedere e un grande palcoscenico.
La rassegna percorrerà, dal 10 giugno al 28 luglio 2019, i complessi sentieri della contemporaneità, toccando temi strettamente attuali che parlano all’umanità di ogni tempo, come la condizione femminile e il mutamento sociale seguito alle rivolte degli anni Sessanta.
“Ci apriamo ancora di più ai temi caldi del XX secolo – ha spiegato il direttore Giulio Graglia –, e, in particolare, daremo ampio spazio a spettacoli pensato e realizzati da donne. Ma non solo. Ricorre quest’anno il centenario del manifesto del Futurismo, oltre ai 70 anni dalla strage di Superga, per arrivare all’autunno caldo”.
La rassegna si apre martedì 10 giugno presso la sede di Rai Teche (via Verdi 31) con la proiezione di “Balla e il Futurismo”, di Jack Clemente. L’11 partirà invece il filone dedicato alla donna, con “Femminilità diffusa” al Circolo dei Lettori: un incontro, condotto da Sabrina Gonzatto, che vedrà alternarsi diversi relatori, con testimonianze dal mondo del giornalismo, della psicologia, artistico e legale. A seguire, il 20, al Polo del ‘900 un suggestivo omaggio all’attrice Marta Abba, musa e amante di Pirandello: “Io, Marta”, una produzione Bridge Cultural Association di e con Margherita Peluso. Chiudono il filone femminile “Donne”, il 2 luglio, di Tedacà, con Valentina Aicardi e Francesca Cassottana, e “Sfumature di donne e di scienza”, prodotto da Ancora, un viaggio con Sara D’Amario alla scoperta di venti scienziate eccezionali della storia.
Anche lo sport si intreccerà alla letteratura, per la nuova edizione del Festival. Appuntamento il 17 giugno al Circolo della Stampa Sporting (corso Agnelli 45) con “Pirandello vs Soriano”, a cura di Pirandello Contemporaneo Brasile. E non mancherà l’omaggio al Grande Torino a 70 anni dalla tragedia di Superga, con “Ma cos’era mai questo Toro?” di Sabrina Gonzatto, per la regia di Giulio Graglia, il 1° luglio al Parco della Tesoriera.
Punta di diamante del Festival sarà Neri Marcoré, il 19 giugno al Polo del ‘900, con uno spettacolo intessuto di monologhi e canzoni che ripercorrono la nostra storia recente, accompagnato dal musicista Domenico Mariorenzi.
Due, infine, gli eventi dedicati all’allunaggio, “Effetto luna”, con Bruno Maria Ferraro e Gianni Oliva, il 16 e 18 luglio rispettivamente al Polo del ‘900 e a Villa Prever Tosco, a Coazze, luogo-simbolo da cui il Festival Luigi Pirandello è partito, celebrando il soggiorno dello scrittore nel 1901.
Il programma completo della rassegna è disponibile sul sito: www.linguadoc.it