Politica - 25 giugno 2019, 15:35

Il sindaco di Orbassano sul casello di Beinasco: "Evitiamo gare per attribuirsi delle partenità

Le parole di Cinzia Maria Bosso: "Sarà fondamentale riaprire il dialogo con il nuovo Assessore Regionale ai trasporti"

Il sindaco di Orbassano sul casello di Beinasco: "Evitiamo gare per attribuirsi delle partenità

Sulla vicenda del casello di Beinasco, questo il commento del sindaco di Orbassano, Cinzia Maria Bosso: "Apprendo da alcuni organi di stampa  dell’accusa di non aver partecipato alla pseudo manifestazione  presso la Città Metropolitana organizzata non saprei da quali soggetti, non avendo ricevuto alcun invito, neppure un messaggio via whatsapp".

"Ma aldilà di questa puntualizzazione, che servirà forse ai più accaniti detrattori per farsene una ragione, vorrei  esporre alcune considerazioni inerenti il problema dello spostamento/chiusura del Casello di Beinasco.  Ricostruiamo la vicenda seguendo le tappe storiche.  Nel 2013, l’allora Sindaco di Orbassano Eugenio Gambetta si fece promotore del problema del casello con una Delibera di Consiglio del 16 dicembre  2013. Il Consiglio Comunale di Orbassano approvava una Mozione avente oggetto: “Casello di Beinasco ed entrata/uscita autostradale da e per Pinerolo”.

"Nei mesi seguenti i Comuni della zona interessati  manifestarono con atti simili le stesse richieste. Successivamente, con un accordo fra i Sindaci di Beinasco, None, Orbassano, Piossasco, Rivalta e Volvera si  convocò una riunione con i vertici dell’ATIVA per approfondire la tematica e individuare i percorsi da intraprendere in occasione della scadenza della concessione con l’ATIVA, prevista nel 2016. Detta riunione avvenne presso i locali del Comune di Orbassano, in data 9 luglio 2014,  alla presenza di tutti i Sindaci dei Comuni coinvolti, del Presidente e di alcuni funzionari della Società".

"Dalla riunione emerse la situazione del rapporto in essere con l’ATIVA, la data di  scadenza della concessione e l’ancora incerto procedimento di riaffidamento del servizio che avrebbe potuto tradursi in una proroga o in nuovo bando. In entrambi i casi il piano finanziario avrebbe potuto prevedere interventi, modifiche o migliorie a tutte le tratte oggetto dell’accordo. Si  individuò quindi il percorso ritenuto ottimale al fine prefissato, il quale sarebbe passato attraverso il coinvolgimento della Regione, nella persona dell’allora Assessore Balocco, affinché evidenziasse e avvalorasse al CIPE (organo competente) la richiesta dei Comuni e delle  importanti motivazioni addotte in termini di salute ambientale e di disagio degli abitanti".

"L’ATIVA in tale occasione si mostro’ collaborativa, non  oppose alcuna riserva alla proposta da presentare  e all’inserimento della stessa nel piano finanziario che avrebbe accompagnato il rinnovo o la nuova convenzione. L’Assessore Regionale Balocco in un incontro seguente nel mese di settembre dello stesso anno, recepì e condivise le  richieste inviandole  al CIPE a Roma. La  documentazione fu anche inviata alla appena costituita Città Metropolitana,  all’allora Assessore Alberto Avetta".

"Successivi aggiornamenti si susseguirono. In data 14 settembre 2015 fu inoltrata una ulteriore lettere a firma dei Sindaci dei territori all’Assessore Balocco al fine di ricevere  aggiornamento della situazione. In risposta, nel  novembre 2015, l’Assessore Balocco inoltrò la nota inviata alla Struttura di Vigilanza sulle Concessioni Autostradali con la quale si richiedeva l’inserimento del provvedimento di trasferimento  in occasione del rinnovo/proroga della concessione della Società ATIVA di prossima scadenza. Nel tempo a seguire furono presentate sia in Città Metropolitana ad opera dell’allora Sindaco di Beinasco Maurizio Piazza quale Consigliere Metropolitano, sia in Regione ad opera dell’allora Consigliere Regionale Andrea Appiano, mozioni inerenti il casello di Beinasco".

"Vi furono anche incontri successivi convocati dall’Assessore Regionale Balocco fra i Sindaci della nostra zona e alcuni Sindaci del Pinerolese interessati dal percorso dell’autostrada per Pinerolo, la posizione dei quali era assolutamente contraria ad un eventuale spostamento del casello oltre Volvera, concordi solo alla  sua eliminazione definitiva. Da quel momento prese piede quest’ultima linea, alla  quale naturalmente si aggiunsero  molti  Sindaci della area metropolitana, richiedendo l’eliminazione di tutti i caselli".

"La situazione  prese una dimensione tale da richiedere altre valutazioni, facendo optare probabilmente per la  proroga della convenzione in atto, a causa della  palese difficoltà di imbastire un nuovo bando di gara. Nell’estate del 2018 ho partecipato insieme ai Sindaci della zona a una manifestazione unitaria svoltasi in prossimità del casello, durante la quale si è ribadita la volontà di tutti nel perseguire l’obiettivo da anni impostato, volontà che per quanto mi riguarda non è mutata. Inoltre solo alcune settimane fa, in occasione di un incontro in Città Metropolitana, tra i diversi argomenti trattati si è concordata la necessità di assumere una serie di provvedimenti, riguardanti anche il Casello di Beinasco, in previsione dei lavori di realizzazione della SFM5". 

"Non ritengo sia in corso una gara per attribuirsi delle paternità di nicchia: l’obiettivo è ben chiaro e si lavora tutti per raggiungerlo, fughe in avanti per piantare una bandierina hanno solo effetti divisivi, non giovano alle reali esigenze del Territorio, non creano buone prassi e soprattutto non sono utili ai cittadini. Tutt’ora, noi Sindaci, siamo in attesa di riscontri, che auspichiamo giungano solerti dal CIPE a Roma e sarà fondamentale riaprire il dialogo con il nuovo Assessore Regionale ai trasporti in considerazione dell’importante ruolo che riveste la Regione nella vicenda", ha concluso il sindaco di Orbassano.

comunicato stampa

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