Il 2019 verrà ricordato come l’anno della doppia festa di San Giovanni. Mentre in piazza Vittorio Veneto, con qualche minuto di ritardo, lo show dei droni teneva i torinesi con il naso all’insù, a qualche centinaio di metri in linea d’aria, al Cacao, venivano infatti sparati i tradizionali fuochi d’artificio per celebrare una festa che aveva visto alternarsi in consolle diversi deejay e gruppi locali.
Due feste diverse, in antitesi tra loro, eppure molto partecipate: tantissimi i torinesi che hanno scelto di recarsi in piazza Vittorio per assistere alla Night Experience, ma anche il Cacao “occupato” ha richiamato nella discoteca abbandonata tantissimi giovani controllati a distanza dalla Digos e dalle forze dell’ordine. Da una parte il San Giovanni dell’innovazione, dall’altra quello alternativo. La sfida dei numeri la vince il primo, anche solo per capienza della location: più di 40.000 le persone assiepate in piazza Vittorio e nelle vie limitrofe per assistere allo spettacolo dei droni. L’apertura forzata dei cancelli del Cacao, chiusi ormai da tempo, ha invece richiamato nella discoteca diventata cantiere circa 3.000 persone. Non poche.
Se i droni hanno diviso i torinesi, tra chi ha apprezzato musiche e animazioni e chi ha invocato un ritorno al passato, anche l’occupazione dei centri sociali del Cacao ha sollevato non poche polemiche per l’ennesima occupazione cittadina.
Di certo, le due feste si sono concluse quasi in contemporanea: droni in riva al Po e fuochi d’artificio al Valentino, per un San Giovanni “doppio”, destinato a far parlare a lungo di sé.