Ieri i sindaci si dovevano riunire per decidere il nuovo cda di Acea pinerolese industriale (Api), l’azienda pubblica che si occupa della gestione dei rifiuti ma non solo. Le nomine però sono state rinviate al 29 luglio, perché ci sono ancora delle divergenze e si attende la stesura di un documento programmatico a cui il nuovo Consiglio di Amministrazione dovrà attenersi. I Comuni del Pinerolese sembrano aver trovato l’accordo sulla presidenza affidata al pinerolese Andrea Chiabrando, ma restano ancora dubbi sui consiglieri che devono sedere in cda. Blindato invece lo storico Ad Francesco Carcioffo, che il 27 giugno era stato attaccato dal gruppo “Pinerolo rifiuti zero” che ha contestato la sua gestione e chiesto ai Comuni di pensarci bene prima di riconfermarlo: “L’assemblea dei sindaci dovrebbe interrogarsi sul concedere ancora la fiducia all’Amministratore Delegato nonché Direttore Generale dopo la ‘consistente’ perdita economica nel bilancio del servizio Igiene Ambientale 2017”.
I sindaci hanno poi trovato l’intesa per la distribuzione degli utili milionari 2018 di Api e di Ape (Acea pinerolese energia), che sono in calo rispetto al 2017: verrà distribuita la stessa cifra dello scorso anno, poco meno di tre milioni (circa il 70 per cento del totale), ma la parte restante finirà nella riserva legale, su proposta di Villar Perosa.
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