Attualità - 03 luglio 2019, 12:36

IRCC di Candiolo, nuovi spazi per raddoppiare la lotta contro il cancro

Nei prossimi 5 anni investimenti per aree destinate ai medici, ma anche a ricercatori e pazienti. Allegra Agnelli: "Un ampliamento del 50%. L'obiettivo è lo stesso del 1986: sconfiggere la malattia"

IRCC di Candiolo, nuovi spazi per raddoppiare la lotta contro il cancro

Cinque anni per creare nuovi spazi - destinati a medici, ricercatori e pazienti - ma con un obiettivo che resta sempre lo stesso: "Sconfiggere il cancro". Lo ha ribadito Allegra Agnelli, alla presentazione del bilancio sociale 2018 della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, presso l'Istituto di Candiolo.

La presidente ha poi aggiunto: "Il patto di fiducia con i pazienti e i nostri sostenitori è il motore che ci permette di guardare avanti con tenacia e ottimismo. E solo grazie ai sostenitori siamo riusciti a realizzare quanto avevamo progettato e possiamo avere a disposizione le migliori armi per la cura".

Un ampliamento di oltre il 50% della superficie. "Cominciamo tutti insieme un nuovo percorso, un nuovo punto di partenza, con la stessa voglia. E con il sorriso, che accomuna tutte le persone che lavorano a Candiolo, segno di umanità e voglia di fare per gli altri".

I numeri del 2018 sono importanti. I ricavi ammontano a oltre 34 milioni di euro, mentre nel 2017 erano poco meno di 26 e nel 2016 poco più di 23. Di questi 34 milioni, circa la metà è dovuto a eredità e lasciti, ma è importante anche la fetta delle donazioni tramite il 5x1000, che con 11,4 milioni pesa per un terzo esatto del totale. Sono oltre 267mila le persone che hanno scelto questo strumento per sostenere la ricerca e la cura. "Per ogni euro raccolto - ha detto il direttore Gianmarco Sala - ben 91,5 centesimi sono investiti per finalità istituzionali".
Con quest'ultima tornata di 5x1000, Candiolo si è piazzata a livello italiano al terzo posto tra gli enti che hanno ricevuto più donazioni, alle spalle di Airc ed Emergency.
Importante anche il contributo dei social, con le nuove possibilità di raccogliere fondi a scopo benefico di Facebook che hanno raggiunto quasi quota 9000.

A Candiolo, su 10mila metri quadri di superficie destinati alla ricerca, operano 322 ricercatori, presso 39 laboratori e unità, con 139 lavori pubblicati e 6.546 citazioni. Con 423 operatori, sono 100 i posti letto e 7.812 i pazienti ricoverati. Sono 132 i protocolli sperimentali e oltre 2,3 i milioni di prestazioni ambulatoriali.

Sono 1.100 i pazienti trattati con tecniche di radioterapia. Complessivamente, oggi Candiolo conta su 56mila metri quadri di superficie. E la prossima espansione, in accordo con il Comune di Candiolo, sarà di altri 26mila metri quadrati.

Nei nuovi spazi troveranno collocazione un'area di Prototerapia, nuovo tipo di radioterapia, la struttura per la Biobanca (edificio dedicato alla raccolta e conservazione del materiale biologico dei pazienti, proprio per sostenere la ricerca), un hospice, un ulteriore poliambulatorio, un centro di formazione e simulazione, un laboratorio di ricerca polivalente e una foresteria per i parenti dei ricoverati.

"Serve un messaggio di ottimismo. Siamo in tanti, ricercatori clinici. E siamo in un continuo brain storming per cercare linee di trattamento di cura e di trattamento. E se una volta la lotta contro il cancro poteva essere vissuta come una partita secca, dentro o fuori, ora assomiglia più a una partita a scacchi", ha concluso il dottor Giovanni Succo, direttore del Dipartimento chirurgico.

"Si può perdere, oppure vincere. Ma anche pareggiare. E ci sono persone che magari da decenni convivono con una malattia oncologica, ma conducendo una vita normale".

Massimiliano Sciullo

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