L’idea prende spunto dal film di Charlie Chaplin “Luci della città” e vuole rinnovare l’immagine di un simbolo della città come la Basilica di San Maurizio, proprio come l’amata di Chaplin rinnova e riscopre il suo sentimento verso l’amato, quando le torna la vista. Una luce di varie cromie sale lungo il suo campanile durante il cantiere di restauro, e, a mezzanotte e alle quattro, un piccolo show: la luce si fa blu per 4 minuti.
L’installazione luminosa vede la collaborazione tra il progetto artistico Avant-derniére pensée, il Comune di Pinerolo e Studio Play!, ed è stata curata da Roberto Galimberti, Marco Ventriglia ed Edoardo Pezzuto.
A fine 2016, don Massimo Lovera, allora parroco di San Maurizio, con l’aiuto dell’architetto Manuela Ghirardi avevano avviato un progetto di restauro e rifunzionalizzazione del campanile della Basilica.
L’intervento prevedeva la messa in sicurezza della scala d’accesso ed era accompagnato da questo progetto di valorizzazione con installazioni luminose: un’idea vincente che ha ottenuto due contributi da Compagnia di San Paolo e Fondazione Crt. Il progetto si è poi esteso anche alle coperture dell’abside e del presbiterio, incassando uno stanziamento decisivo della Cei, grazie all’8X1000.
Il cantiere è stato affidato all’impresa Depetris Simone e dalla mezzanotte di lunedì, i pinerolesi hanno potuto incominciare ad apprezzare il gioco di luci sulle bifore, sulle trifore e sulla guglia del campanile: “Abbiamo ragionato a fondo sulle cromie, perché volevamo un effetto caldo che non mutasse la visione dalla città, ma che attirasse l’attenzione sul campanile e sul cantiere – spiega l’architetto Ghirardi –. La scelta della luce blu, invece, è un modo per ricordare i cieli medievali”. Questo gioco luminoso accompagnare il cantiere durante tutta la sua durata: i lavori dovrebbero chiudersi verso fine settembre.