Attualità - 05 luglio 2019, 14:38

Salone dell'auto o Motor show? Le considerazioni del coordinamento tutela e progettazione del verde

"Sarebbe questa la città che intende candidarsi Capitale Verde Europea 2022 e proporsi sovente come modello di mobilità sostenibile?"

Salone dell'auto o Motor show? Le considerazioni del coordinamento tutela e progettazione del verde

Sul Salone dell'Auto conclusosi da poco, questa la lettera aperta inviata alla sindaca Appendino e le considerazioni fatte dal coordinamento tutela e progettazione del verde, a firma di Franca Elise e Roberto Accornero.

"Il Salone dell’Auto 2019, chiusosi lo scorso 23 giugno, dopo aver confermato come nelle precedenti edizioni l’invasione del Parco del Valentino, della cui stessa denominazione si è ormai definitivamente appropriato, trasformandolo in un logo, si è contraddistinto pure per un significativo passaggio. Non solo nella denominazione (da Salone dell’Auto a Motor Show), ma anche nei fatti. Espropriati i cittadini dell’utilizzo del parco per un mese e mezzo, la manifestazione è venuta dilagando in tutta la città, invadendola di auto rombanti nel centro storico e nelle stesse piazze auliche, con iniziative denominate eufemisticamente eventi dinamici".

"Crediamo che nessun’altra città italiana avrebbe messo a disposizione di iniziative motoristiche i suoi spazi di maggior pregio, concedendo totale libertà agli organizzatori di questo sempre più invasivo “Motor Show”. Avendo come epicentro il Castello del Valentino, bene UNESCO, drappeggiato di festoni pubblicitari, occupandone il cortile liberato dal parcheggio delle auto solo pochi anni or sono, abbiamo avuto un susseguirsi di “eventi dinamici”. Mercoledì 19, dalle 20 alle 22 (ma con paralisi del traffico fino alle 24), ben 4 scorribande rumorose nel centro storico, la prima con esibizione di auto di Formula 1, la seconda denominata “President Parade”, la terza “Journalist Parade”, e infine la “Night Parade”, con 200 “Supercar”. Il centro urbano e i grandi viali come corso Vittorio e corso Massimo d’Azeglio sono rimasti bloccati ben oltre le 24, giacché ogni esibizione dopo essere arrivata in piazza Castello faceva poi ritorno al Castello del Valentino".

"Sabato 20 altro “evento dinamico”, denominato “Stupinigi Experience” con attraversamento del centro di Torino, e circuito di 8 km. nel centro storico, partendo dalla  Palazzina di Caccia di Stupinigi, altra residenza reale così “omaggiata”, per riassestarsi infine in  piazza Bodoni in “Car Display” (?).  Sempre sabato abbiamo avuto “parco Valentino Classic”, concorso di eleganza di auto storiche, da piazza Vittorio a via Roma. Infine, domenica 23, altra esibizione di centinaia di auto con passaggio per le strade collinari e rievocazione della Torino-Asti-Torino, sotto la denominazione “Gran Premio Parco Valentino”, partendo dai Murazzi del Po e piazza Vittorio. Tutto ciò senza dimenticare i “test drive” al parco del Valentino in viale Medaglie d’Oro, in barba al Regolamento del parco, e altre iniziative minori, come il “Dallara Stradale Parade” sabato alle ore 19".

"E dire che la Circoscrizione 1, con un odg approvato dal Consiglio di Circoscrizione il 14 marzo 2019, aveva chiesto l’annullamento della prevista “Super Night Parade” del 19 giugno, e la rievocazione del Gran Premio di Formula 1 nell’area centrale… Per valutare l’impatto di questa iniziativa invitiamo a leggere l’articolo de ”La Stampa” (abitualmente ”amica” delle auto) apparso il 20 giugno: “I cortei delle auto paralizzano le strade di mezza città”.

"Ci sembra palese l’oltraggio che viene fatto ogni anno con questa iniziativa prettamente automotoristica al parco del Valentino, il più noto parco storico cittadino, senza che mai siano state prese in esame proposte alternative per ricollocare il Salone dell’Auto in zone più appropriate, come la FIAT Mirafiori, dove peraltro la stessa FCA ha scelto di collocare il suo “Heritage Club”, o il Centro Fiere del Lingotto dove il Salone dell’Auto era approdato prima di scomparire. Analogamente non possiamo fare a meno di dare un giudizio altrettanto negativo su questa proliferazione di parate di auto nel centro storico che ha contraddistinto soprattutto quest’ultima edizione, asservendo l’intera città e le sue piazze auliche ad iniziative commerciali e promozionali camuffate da rievocazioni storiche".

"Sarebbe questa la città che intende candidarsi come “Capitale Verde Europea 2022”, e proporsi sovente come modello di “mobilità sostenibile”? Quella stessa città il cui Consiglio Comunale, in data 1 luglio 2019, ha approvato all’unanimità una mozione in cui si chiede di proclamare “l’emergenza climatica e ambientale”? Questo comportamento è, a dir poco, contraddittorio se non schizofrenico. Chiediamo all’Amministrazione Comunale un profondo e totale ripensamento della scelta di collocare il Salone dell’Auto al parco del Valentino, e di desistere dal promuovere tutte quelle iniziative collegate che hanno avuto anche un forte impatto sulla mobilità urbana, sforamenti dei limiti di inquinamento acustico ed atmosferico, e una valenza profondamente negativa per la “impronta ecologica” della nostra città".

comunicato stampa

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