Sanità, logistica e infrastrutture, manifattura industriale. Per il segretario generale Cgil Piemonte, Pier Massimo Pozzi, intervenuto oggi a Novi Ligure alla riunione della giunta regionale aperta sui temi del lavoro, sono questi gli elementi strategici sui quali la Regione può avere un ruolo determinante.
Le maggiori aziende piemontesi per occupazione sono le aziende sanitarie e ospedaliere. Si devono continuare ad aumentare gli investimenti nel comparto sanità perché è un settore nel quale i livelli di innovazione sono continui ed accelerati ed è un grande volano economico. Nel comparto della logistica, il sud del Piemonte può essere il retro porto che permette al nord ovest di competere con i porti del nord Europa. Fondamentale è il coordinamento per concertare le scelte comuni e non solo in concorrenza tra le regioni Liguria Piemonte e Lombardia. Per questo bisogna chiedere a Rfi di migliorare i collegamenti ferroviari tra il porto di Savona Vado e le province di Cuneo ed Alessandria. L’assenza da decenni in Italia di politiche industriali penalizza fortemente il Piemonte che ha nell’industria manifatturiera il suo valore aggiunto: dal settore delle eccellenze alimentari (evitare in futuro il ripetersi di casi come Pernigotti) a quello del distretto tessile biellese, ma si deve rafforzare il comparto produttivo dell’auto che rimane ancora il più consistente in termini di occupazione, Pil regionale, valore aggiunto ed esportazioni.
Istituzioni e parti sociali devono spingere per fare scelte politiche che aumentino gli investimenti privati e pubblici nell’automotive, per evitare che la regione subisca le scelte di disinvestimento dell’unica azienda non più nazionale di produzione di auto in Italia, la Fca.