In sindacato Anaao Assomed Piemonte interviene sulla questione della carenza di medici specialisti in Regione. In una nota ufficiale, scrive: "Naomi Klein dice, e noi condividiamo: chi è contro il Welfare State non si lascia mai sfuggire una buona crisi".
"Per questo chiediamo la massima prudenza all’Assessore Icardi e al Governatore Cirio, in questo periodo di grave difficoltà del SSR: hanno la responsabilità di difenderci da chi vorrebbe approfittare della crisi. Dai dati del Conto Annuale dello Stato, dal 2010 in Piemonte i medici/veterinari ospedalieri si sono ridotti di 572 unità. Sono state tagliate numerose Strutture Semplici e Complesse".
"La spesa complessiva del personale sanitario è ferma a quella del 2004, ridotta dell’1.3%, quindi a 15 anni fa con ancora qualcosa in meno. Il nostro contratto è fermo da 10 anni. Questi tagli hanno consentito risparmi alla Regione ma causato una grave crisi di personale, aumentata dall’assenza di programmazione di specialisti. Negli ospedali la carenza di medici è nota da anni. Nelle pediatrie del Piemonte si utilizzano medici a gettone dal 2009, quindi da ben 10 anni. I Pronto Soccorso dell’ASLTO4 si appoggiano alle cooperative per coprire i turni dal 2013".
"La Giunta Regionale è nuova, ovviamente non è sua la responsabilità di questo disastro. Ma è sua la responsabilità delle scelte per affrontarlo. Il problema della carenza di specialisti c’è da anni, non è accettabile affidarsi ora in via emergenziale (con il rischio che diventi una scelta definitiva) al privato accreditato per compensare le carenze di medici, come annunciato ieri dal Governatore. I medici dipendenti del SSR chiedono risposte per sostenere i loro ospedali, per ripagarli dei loro sforzi, dopo anni di tagli e sacrifici."
"Chiediamo che vengano prima percorse tutte le strade possibili, che permettano alla sanità pubblica di affrontare la crisi senza appoggiarsi al privato accreditato.
"Se è vero che al paziente non interessa se chi lo visita è un medico pubblico o privato, questa differenza dovrebbe invece interessare a chi governa la Regione, soprattutto se la visita avviene a carico della finanza pubblica", conclude la nota di Anaao Assomed.