Sport - 11 luglio 2019, 07:00

Tokyo 2020: 100 metri senza padrone dall'addio di Bolt, i favoriti

Sale alle stelle l’interesse per la kermesse olimpica, al centro di un’attenzione ancora più alta del solito: molte, infatti, le motivazioni che ci portano a guardare con rinnovata passione la più importante celebrazione sportiva a livello mondiale.

Tokyo 2020: 100 metri senza padrone dall'addio di Bolt, i favoriti

Sale alle stelle l’interesse per la kermesse olimpica, al centro di un’attenzione ancora più alta del solito: molte, infatti, le motivazioni che ci portano a guardare con rinnovata passione la più importante celebrazione sportiva a livello mondiale.

Se il clima di incertezza in questa fase della pandemia ha infatti alzato non poche polemiche circa le dinamiche di partecipazione a Tokyo 2020, ci sono dall’altro lato molte interessanti novità che hanno contribuito a stimolare un crescente interesse da parte del pubblico.

Spicca ad esempio l’introduzione di nuovi sport, finalmente ammessi alle competizioni, come lo skateboard, il karate, il surf e l’arrampicata, per un totale di 50 discipline spalmate su ben 339 appuntamenti, che animeranno la nostra estate.

Tra gli appuntamenti più attesi contiamo sicuramente i 100 metri, nell’atletica leggera, una delle gare storicamente più seguite e capaci di regalare emozioni forti sia agli appassionati che agli sportivi da divano.

Con l’addio del leggendario velocista giamaicano Usain Bolt infatti i giochi, che per lungo tempo sono stati dominati da Lightning Bolt, si riaprono e la lista degli atleti che si contenderanno la medaglia è decisamente più nutrita e agguerrita.

Se diamo un occhio alle quote olimpiadi per i 100 metri, infatti, troviamo diversi concorrenti in lizza per il podio.

In cima alla classifica troviamo, senza sorpresa, lo statunitense Trayvon Bromell, pagato a 1.85, pronostico che non ci stupisce date le notevoli performance per cui si è fatto notare: è infatti il detentore del record mondiale under 20 dei 100 metri e il primo atleta under 20 ad aver abbattuto la barriera dei 10 secondi nella specialità. Di lui si parla già come l’uomo più veloce del mondo: questa edizione olimpica potrebbe darci la risposta.

Secondo posto per Ronnie Baker, dato a 4.50, anche lui targato USA e capace di risultati notevoli, che a Stoccolma ha battuto l’italiano Jacobs.

Se i giochi per i gradini più alti del podio sembrano fatti, più interessante è la situazione scendendo: a contendersi il bronzo abbiamo Akani Simbine, velocista che detiene il record sudafricano dei 100 metri piani, dato a 6.50 e Andrè De Grasse a 7, che più di qualcuno ricorda per essere stato l'atleta che mise in seria difficoltà proprio il fulmine Bolton.

Il nostro Marcell Jacobs nelle quote olimpiadi viene dato sesto, comunque un risultato notevole per l’Italia che non è mai riuscita ad approdare alla finale maschile dei 100 metri e ha agguantato l’ultima semifinale 37 anni fa a Los Angeles con Stefano Tilli.

L’altro italiano, Filippo Tortu, chiude la classifica dei pronostici in sedicesima posizione: per entrambi i connazionali l’obiettivo non è tanto il podio quanto appunto l’agognata finale.

Nei 100 metri femminili le favorite sono Frase Pryce a 1.75 e T. Herah a 3.00, seguite dalla britannica Dina Asher Smith e dalla giamaicana Shericka Jackson entrambe date a 8.50.

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