Economia e lavoro - 12 luglio 2019, 07:36

Lampade a led per coltivazione scopriamo quali sono le migliori

Una delle principali caratteristiche di questi apparecchi è la capacità di generare calore ed emettere luce senza che il chip interno si fonda

Lampade a led per coltivazione scopriamo quali sono le migliori

 

Le lampade a LED sono ormai diventati oggetti di uso comune e vengono impiegate nella quotidianità, oltre ad essere elementi fondamentali per la coltivazione indoor. Capire come usare le lampade a LED per la coltivazione è determinante per entrare nel mondo della coltivazione domestica e per chi desidera approcciarsi al mercato della cannabis light.

Perché scegliere le lampade a LED

Una delle principali caratteristiche di questi apparecchi è la capacità di generare calore ed emettere luce senza che il chip interno si fonda. Maggiori saranno le dimensioni di questo elemento e migliori saranno le performance della lampada. In ogni modello possono essere impiegati dimensioni e potenze diverse del chip a seconda delle varie necessità. La potenza delle lampade a LED viene misurata in Watt, ma la classificazione non indica il reale consumo. I dispositivi a LED sono in grado di mantenersi a temperature più fredde rispetto a quelli tradizionali e questo avviene anche se accesi a lungo aumentando la durabilità del prodotto. La lampada, inoltre, viene installata su un supporto in ceramica, un materiale con un'alta conducibilità del calore.

Caratteristiche tecniche e durata delle lampade a LED

I valori della tensione variano a seconda dei colori, per cui una lampada a LED con luce azzurra avrà una potenza di 3,0 Volt, una blu di 3,5 Volt, una gialla di 1,9 Volt, una arancio o verde di 2,0 Volt, una rossa di 1,9 Volt. I diodi che emettono luce fredda aiutano a modulare l'intensità della luminosità e assicurano un ottimo risparmio energetico. I LED funzionano perfettamente anche 50.000 ore mantenendo il 70% dell'emissione di luce. Trascorso quel tempo si assisterà ad una riduzione dell'intensità di illuminazione e si dovranno sostituire. In generale è opportuno cambiarle quando si arriva ad una resa inferiore all'85%.

Come posizionare i LED

Le lampade devono essere posizionate a circa 30 cm dalle piante per essere efficaci. Vanno sistemati "a gruppi" per avere la luminosità ed il calore necessari per favorire lo sviluppo dei vegetali. Le lampadine a LED hanno un costo piuttosto basso ma non sono effettivamente il TOP per la coltivazione. I tubi, invece, sono uno strumento adeguato per garantire la crescitadelle piante, anche se hanno un costo più elevato.

LED e HID: quali differenze?

Quando si parla di coltivazione indoor è praticamente d'obbligo confrontare le "HID" ("High Intensity Discharge") con le lampade a LED. Si tratta di lampade con alta intensità ma con delle mancanze che i LED riescono a sopperire. Le HID sono in grado di emettere una buona quantità di calore ma non possono essere messe vicino alle piante e quindi non si riuscirebbe ad indirizzare con precisione la luce. Ecco perché tra le due tipologie è sempre meglio optare per lampade a LED. Imparare ad utilizzare i sistemi di illuminazione richiede un po' di pratica perché agli inizi sarà necessario capire quanto tempo lasciare accese le luci, parametro che cambia notevolmente a seconda della pianta da coltivare. Con luci a lunghezza d'onda rosso-blu la stimolazione delle talee sembra avvenire molto più velocemente rispetto ad altri sistemi. Ovviamente, anche in questo caso, bisogna considerare la pianta che si ha davanti e della sua fase, un baccello avrà bisogno di una determinata quantità di luce, che sarà diversa da quella necessaria ad una pianta in crescita. Un'esposizione sbagliata, eccessiva o non sufficiente può compromettere in modo irrimediabile lo sviluppo e la crescita delle piante e, in alcuni casi, addirittura ucciderle per la produzione di un eccesso di fotosintesi.

Saper utilizzare le lampade a LED

Considerate le proprietà dei LED si potrebbe pensare che tenerli accesi tutto il giorno e tutta la notte possa portare ad uno sviluppo più veloce della pianta e della germinazione. In realtà questa teoria non è affatto corretta, perché anche le piante hanno bisogno di uno "stop", proprio come tutti gli esseri viventi. La quantità di ore di luce va modulata oltre che a seconda della tipologia di pianta anche in base alla sua fase di crescita. Si tratta di un parametro molto variabile che spesso viene compreso più facilmente con esperienze dirette, quando si parte con la sperimentazione della coltivazione indoor.

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