"Un momento bellissimo per chi da 20 anni si batte a favore di quest’opera . Vinta la battaglia di una vita". Mino Giachino è il primo a commentare le parole del premier Conte, che di fatto danno l'ok definitivo alla realizzazione del Tav Torino-Lione.
"Questa notte potremo dormire con qualche speranza in più - dice Giachino - Ringrazio Salvini che ha mantenuto l’impegno preso con me al Viminale il 5 Dicembre. Decisive sono state le nostre Grandi Manifestazioni Sì Tav grazie alle quali si è spaccato il Governo e l’Europa ha raddoppiato i fondi per la tratta italiana". "Ora - conclude - è necessario recuperare il rapporto con i valsusini: i No Tav non sono nemici".
“Le parole del premier Giuseppe Conte confido mettano la parola fine alla telenovela No Tav messa in scena da anni prima dal Pd, poi dal Movimento Cinque Stelle", commenta invece il presidente del gruppo di Forza Italia in Regione Piemonte, Paolo Ruzzola. "Ora gli esponenti grillini rispettino la decisione del presidente del Consiglio. Messa in soffitta la demagogia pentastellata, confido che si lavori tutti insieme per ridurre i tempi di realizzazione dell’opera, recuperando il troppo tempo perso".
“Toninelli ora hai la scusa buona, ritirati!” è invece l'invito lanciato dal deputato di Forza Italia Claudia Porchietto, responsabile per gli azzurri in Piemonte del Dipartimento regionale alle Attività Produttive.
Stessi toni da parte del deputato forzista, Roberto Bagnasco: "La retromarcia di oggi del Presidente del Consiglio Conte è una bella notizia per il nostro Paese. Forza Italia dice da sempre quello che finalmente ha dichiarato anche il Premier: non realizzare l'opera ci esporrebbe a tutti i costi derivanti dalla rottura dell'accordo con la Francia. Adesso la cigliegina sulla torta sarebbe per noi rappresentata dalle dimissioni immediate del Ministro Toninelli”.
Per Silvia Fregolent, depuatata del Pd, invece: "Il sì alla Tav di Conte è la pietra tombale sulla decrescita felice del M5S e sulle politiche che i grillini hanno portato avanti in questi anni. Speriamo per il premier acceleri sulla realizzazione dell'opera i cui ritardi hanno causato al nostro paese notevoli costi finanziari e la perdita di credibilità sul piano internazionale".