Scuola e formazione - 22 agosto 2019, 14:26

Insegnanti precari e campanella alle porte: martedì la protesta arriva davanti all'Ufficio scolastico regionale

Cub scuola Torino: "Protestiamo per la stabilità del lavoro degli insegnanti neoimmessi in ruolo e per la qualità del servizio"

Insegnanti precari e campanella alle porte: martedì la protesta arriva davanti all'Ufficio scolastico regionale

"Per la stabilità del lavoro degli insegnanti neoimmessi in ruolo e per la qualità del servizio". Così i responsabili della federazione di Torino della Cub Scuola Università Ricerca spiegano le motivazioni che li porteranno, martedì 27 agosto alle 10, a manifestare sotto le finestre dell'Ufficio scolastico regionale di corso Vittorio Emanuele. Insomma, un tema che torna caldo a pochi giorni dalla prima campanella del nuovo anno scolastico.

"Come è noto - spiega la coordinatrice provinciale, Giulia Bertelli - la crisi di governo ha determinato situazioni gravissime per lavoratrici e lavoratori che si trovano in situazioni di crisi o, comunque, privi della doverosa tutela del diritto al lavoro e al reddito". "In particolare - prosegue - per quel che riguarda la scuola, non è stato approvato il cosiddetto decreto salvaprecari, ampiamente annunciato dal ministro dell'istruzione, che prevedeva circa 60.000 assunzioni e, fra l'altro, che ai colleghi assunti a tempo indeterminato sulla base di un ricorso in attesa del pronunciamento di merito della magistratura, sarebbe stato garantito l'impiego sino al termine dell'anno scolastico anche in caso di esito negativo, al fine di garantire i diritti di docenti ed alunni".

"Nei fatti - concludono da Cub scuola - se non si troverà una soluzione, si rischia di avere un altro anno scolastico segnato dalla piaga del precariato e nel quale molti colleghi e colleghe perderanno il posto di lavoro in qualsiasi periodo dell’anno lasciando le classi scoperte da un momento all’altro. Ciò non è accettabile e considerando che su materie di necessità e urgenza qualsiasi governo può intervenire".

Tra le richieste, la CUB Scuola Università Ricerca pone una soluzione "rapida ed effettiva a tutela dei colleghi e le colleghe di tutti gli ordini di scuola rendendo effettivo il decreto già approvato in Consiglio dei Ministri" e "la salvaguardia dei posti di lavoro dei docenti comunque immessi in ruolo".

 

M.Sci

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