Le associazioni di via lanciano l'allarme: tutte le feste di via sul territorio torinese sono a rischio cancellazione per le richieste economiche, ritenute eccessive, delle Circoscrizioni riguardo l'occupazione di suolo pubblico.
Il problema, secondo gli organizzatori, riguarderebbe un'applicazione eccessivamente rigida del regolamento comunale: “Invece di far pagare - spiega il presidente di FederVie Vito Gioia – esclusivamente per l'orario in cui viene svolta l'attività commerciale (dalle 9.30 alle 19.30 circa, ndr), come è sempre avvenuto, da quest'anno viene richiesta la copertura dell'intera durata di chiusura delle strade prevista dalle ordinanze, dalle 6.30 alle 23.30. Tutto ciò provoca costi difficilmente sostenibili e non tiene conto del valore sociale delle feste di via, oltre alle attività di pulizia e preparazione che spesso richiedono tempi lunghi”.
La problematica riguarda anche le difficoltà nel rispettare una norma sulle feste di via ritenuta superata, la quale prevede che l'associazione di via debba “essere rappresentativa di almeno il 45% di tutte le attività commerciali in sede fissa o esercizi presenti sul territorio di riferimento”: “In questi cinque anni – aggiunge Gioia – il commercio è cambiato, molti negozi storici hanno chiuso lasciando il posto a self service aperti 24 ore su 24, lavanderie automatiche e Caf: quel 45% andrebbe adeguato alle contingenze, serve un regolamento nuovo studiato con la partecipazione di tutti”.
A supportare le tesi di Gioia è il presidente di Associazione Shopping San Donato Armando Amato : “Ci stiamo trovando in difficoltà - commenta – nella copertura dei costi richiesti, con rincari superiori al 100%. Con questo tipo di applicazione dai precedenti 650€ dovremo pagarne almeno 1400, così saremo costretti ad alzare la quota di partecipazione dei negozi aderenti. La questione ci irrita molto perché non considera minimamente il servizio pubblico che svolgiamo: la vigilanza e la pulizia, infatti, sono a nostro carico, così come i costi relativi ai progetti richiesti dalla Città”.
Sulla questione interviene anche il presidente della Circoscrizione 4 Claudio Cerrato: “Gli uffici amministrativi si sono organizzati, hanno fatto dei controlli ed è risultato che lo spazio veniva occupato per un tempo più lungo rispetto a quanto dichiarato: per questo motivo hanno deciso di iniziare a far rispettare più correttamente un regolamento molto rigido, eccessivamente burocratico ma che va applicato”.
Lo stesso Cerrato, restando fermo sulla propria posizione, ammette le problematicità: “Le feste di via – prosegue - si sono trasformate sempre più in feste di popolari, mentre la promozione commerciale andrebbe fatta con altri strumenti; il regolamento andrebbe adeguato perché richiede dei requisiti che non hanno più senso di esistere. A noi interessa che le feste si facciano, ma gli uffici devono far rispettare le regole previste dal Comune: il pagamento spetta a chi ha l'uso esclusivo della strada chiusa”. La vicenda approderà sui banchi del Consiglio Comunale lunedì, con un'interpellanza presentata dal capo-gruppo dei Moderati Silvio Magliano.