Eventi - 08 settembre 2019, 18:45

Da Nicholls a Grossman, in autunno il Salone del Libro ospita in anteprima i grandi scrittori dal mondo

Una rassegna della Fondazione Circolo dei Lettori. Primo incontro martedì 10 con Jonathan Safran Foer presso l’Aula Magna della Cavallerizza Reale

Da Nicholls a Grossman, in autunno il Salone del Libro ospita in anteprima i grandi scrittori dal mondo

Un avvicinamento letterario al (sempre) tanto atteso Salone del Libro di Torino. È questo il senso del percorso pensato dalla Fondazione Circolo dei Lettori per portare in città grandi scrittori del panorama italiano e internazionale, come preludio alla kermesse dell’editoria dal 14 al 18 maggio 2020.

Aspettando il Salone” è il ricco calendario di incontri progettato in collaborazione con Associazione Torino, La Città del Libro, che vede coinvolti diversi presidi culturali sabaudi, quali la Scuola Holden – Contemporary Humanities, Colti – Consorzio Librai Torinesi Indipendenti, Biblioteche Civiche Torinesi, TorinoReteLibri e Rete delle Case del Quartiere.

La rassegna, ideata come un festival culturale protratto nei mesi, sarà l’occasione per incontrare autori cult, vere leggende della letteratura contemporanea, ma anche per fare nuove scoperte letterarie.

Si comincia martedì 10 settembre con Jonathan Safran Foer, in dialogo con Paolo Giordano alle ore 18 presso l’Aula Magna della Cavallerizza Reale, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Torino. Reduce dei successi di “Ogni cosa è illuminata” e “Molto forte, incredibilmente vicino”, con il suo nuovo libro, “Possiamo salvare il mondo prima di cena” (Guanda), lo scrittore di Brooklyn offre riflessione su tutti quei gesti individuali che possono avere un impatto significativo sulla crisi del pianeta. Se tutti cominciano a fare la propria piccola parte, si potrà ancora impedire che la crisi globale diventi irreversibile: questa la tesi del pamphlet, che irrompe nel dibattito intorno al global warming subito dopo “Se niente importa”, saggio-inchiesta sulle condizioni imposte agli animali dall’allevamento industriale.

L’11, alle 18, l’americano Salvatore Scibona, nato a Cleveland da una famiglia di immigrati siciliani, dividerà il palco del Circolo dei Lettori con Fabio Geda. Attraverso “La fine”, inserito nella prestigiosa lista dei 20 Under 40 del New Yorker e finalista al National Book Award, lo scrittore racconta la storia di Vollie Frade, ragazzo dell’Iowa, reduce del Vietnam. Dopo 412 giorni di prigionia, unico sopravvissuto di una missione fantasma in Cambogia, ha deciso di cancellare il proprio passato, abbandonare i genitori, e diventare “nessuno”, finché non si unisce ai servizi segreti assumendo l’identità di Dwight Elliot Tilly e cercando di farsi una nuova vita.

Il viaggio in automobile di una giovane coppia da New York all’Arizona
è al centro del romanzo di Valeria Luiselli, ospite della Biblioteca Civica Centrale giovedì 12, con “Archivio dei bambini perduti”. Immagini che scorrono on the road, mentre la radio trasmette notizie sempre più allarmanti di una “crisi migranti”: sul confine degli Stati Uniti, migliaia di bambini premono per attraversare la frontiera.

Sempre da Città del Messico viene Daniel Saldaña París, tra i migliori autori contemporanei dell’America Latina, che lunedì 23, al Circolo dei Lettori dalle 18, porterà il nuovo “La linea madre”, romanzo familiare intrecciato con la storia. 1994: Teresa, madre di famiglia, si allontana da casa e il figlio di dieci anni, come un piccolo detective, scopre che dietro la sua scomparsa c’è il desiderio di unirsi ai rivoluzionari dell’esercito zapatista nel Sud del Paese.

Attesissimo l’autore di best seller David Nicholls, con 400.000 copie vendute in Italia e oltre 8 milioni nel mondo per “Un giorno”, diventato film con Anne Hathaway e Jim Sturgess nel 2011. Mercoledì 25 settembre alle 21, presso la Scuola Holden, l’autore presenterà il nuovo “Un dolore così dolce”, titolo che cita un verso di Romeo e Giulietta e racconta, con riso amaro, il brivido del primo amore e la potenza dell’amicizia nel pieno dell’estate 1997 a Londra, quando il protagonista, Charlie Lewis, finisca la scuola. Cinque anni tsuggellati dall’immancabile ballo nella palestra della scuola, tra “Relax” dei Frankie Goes to Hollywood e “Girls and Boys” dei Blur. Finché, un giorno, Fran Fisher irrompe nella sua vita: popolare, spigliata, irriverente, è agli antipodi di Charlie e, tuttavia, fin da subito portatrice di una nuova luce sentimentale.

Evento eccezionale sarà l’apparizione di Bret Easton Ellis, che porterà al Circolo dei Lettori, il 21 ottobre, la sua prima opera di non fiction, “Bianco”: un’indagine senza sconti nel rimosso dello spirito del tempo, a dieci anni dall’ultima pubblicazione. Scrittore cult, dopo l’esordio con “Meno di zero” a soli 21 anni, è presto diventato uno degli autori più incisivi tra gli anni Ottanta e Duemila, con libri epocali come “American Psycho”, e visionari, come “Glamorama” e “Lunar Park”. Sintesi perfetta di autobiografia e satira sociale, con “Bianco” Ellis volutamente provoca il lettore invitandolo ad abbassare la maschera dell’ipocrisia e scegliere la sincerità.

“A un certo punto, durante l’adolescenza, mi sono reso conto che le mie fantasie masturbatorie erano molto più dettagliate di quelle dei miei amici più cari. Loro andavano dritto al sodo, era uno scatto fotografico. Nelle mie c’erano ostacoli, conflitti, figure a tutto tondo. Dovevo credere alle mie fantasie, per eccitarmi. Perciò approfondivo i minimi dettagli”. Così Eshkol Nevo si racconta nel libro autobiografico “L’ultima intervista”, il suo più venduto fino a oggi in Israele; e incontrerà i lettori torinesi martedì 22 ottobre.

Il giorno dopo è la volta di Samanta Schweblin: paragonata a Shirley Jackson, David Lynch e alla serie Black Mirror, in “Kentuki” la scrittrice esplora il lato più inquietante della modernità. Per lei, doppio incontro, mercoledì 23, sia in una scuola cittadina, in mattinata, sia alle ore 18 per il pubblico.

50 milioni di copie vendute per Isabel Allende, tra le scrittrici più amate del mondo. Nipote del presidente cileno morto nel golpe del 1973, ha ora in serbo per i suoi lettori un nuovo libro, edito da Feltrinelli, che presenterà a Torino venerdì 25, alle ore 18, in una location ancora in via di definizione.

Annunciato con grandi onori al Museo del Cinema la scorsa primavera, finalmente il Maestro Leiji Matsumoto, celebre autore di Captain Harlock, Galaxy Express 999 e Corazzata Spaziale Yamato, è atteso domenica 17 novembre, alle ore 18, alla Scuola Holden, in collaborazione con l’Associazione Culturale Leiji Matsumoto.

Una straordinaria avventura alla ricerca di un misterioso mercante d’armi, in un epico viaggio dall’India fino all’Italia, è il cuore del nuovo romanzo di Amitav Ghosh, “L’isola dei fucili”, a Torino lunedì 18 novembre, ore 18. Commerciante di libri rari e oggetti d’antiquariato asiatico, Deen Datta, il protagonista, si barcamena tra le visite al suo terapeuta e i propri problemi finanziari. Ma una visita a Calcutta rischia di far deragliare il suo esilio autoimposto, sullo sfondo di un’apocalittica crisi climatica globale.

Nella stessa giornata sarà in città anche André Aciman, lo scrittore folgorante di “Chiamami col tuo nome”, romanzo diventato film Premio Oscar per la miglior sceneggiatura non originale, diretto da Luca Guadagnino. Torna adesso con “Cercami”, seguito del fortunato esordio, dove ritroviamo Elio, ora un trentenne pianista e docente al conservatorio di Parigi, e Oliver, che ha quarantadue anni ed è professore universitario con due figli adolescenti.

Chiude in bellezza la rassegna David Grossman, non solo amatissimo autore di romanzi indimenticabili, come “Qualcuno con cui correre”, “Caduto fuori dal tempo” o “Che tu sia per me il coltello”, ma da sempre attivo per una risoluzione pacifica della questione palestinese. A Torino porterà il suo nuovo romanzo, edito da Mondadori, martedì 19 novembre.

Tutti gli incontri sono a ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili. 

Manuela Marascio

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