Eventi - 08 settembre 2019, 10:00

In viaggio con Dario Argento, Marcoré e Celestini nella notte luminosa di Torino Spiritualità

Dal 26 al 29 settembre la quindicesima edizione, “Ad infinita notte”, con oltre 120 ospiti

In viaggio con Dario Argento, Marcoré e Celestini nella notte luminosa di Torino Spiritualità

Affascinante, immensa, ambivalente: è la bellezza della notte la musa ispiratrice della quindicesima edizione di Torino Spiritualità, in programma a Torino dal 26 al 29 settembre, con oltre 120 voci impegnate a raccontarla. “Ad infinita notte” vuole essere una quattro giorni di riflessione sul doppio volto del presente, tra splendore, oscurità e chiaroscuri. “C’è chi ne teme il buio sinistro e chi ama lasciarsi ammaliare dalle danze delle sue ombre, chi vorrebbe sfuggirne l’opacità e chi invece la cerca perché in lei trova riposo, tregua, riflessione”, commenta il curatore Armando Bonaiuto. “Questa edizione vuole proprio indagare questa ambivalenza, ma soprattutto suggerire la maestosa bellezza della notte: spazio e tempo in cui lo spirito, lontano dagli abbagli e dalla marcia febbrile del giorno,può contemplare in dolcezza la tenda stellata che lo sovrasta o la vertigine infinita che racchiude in sé”.

Un invito – conclude – a imparare a conoscere la notte, e a farsi riconoscere da lei. Perché la notte è presentimento dell’alba, ed essere a proprio agio con la notte significa essere preparati al giorno, scorgerlo prima ancora che arrivi, e saperlo maneggiare senza farsi accecare dalla luce che torna”.

Come di consueto, a precedere l’avvio ufficiale del festival saranno le Camminate spirituali “E fu sera e fu mattina (14-15 e 21-22 settembre): boschi e valli del territorio regionale da attraversare con i sette percorsi guidati dal sacerdote e saggista Paolo Scquizzato, dal maestro di Qi Gong Davide Iavarone, dall’esploratore Franco Michieli, dal giornalista e scrittore Carlo Grande, dal viaggiatore Mariusz Wilk, dall’attore Paolo Tibaldi accompagnato dal Quartetto Les Fauves, dall’homo radix Tiziano Fratus, dalle insegnanti di YANI – Associazione Nazionale Insegnanti Yoga.

Il festival si aprirà ufficialmente giovedì 26 settembre, alle ore 18.30, alla Chiesa di San Filippo Neri, con l’inedito dialogo tra il Maestro dell’horror Dario Argento e il priore di Bose Luciano Manicardi, che, prendendo spunto dal potente monito del Salmo 90, “Non temerai i terrori della notte”, si avventurano nelle nostre paure, reali o sognate, incontrollabili o risolte.

Alle 21.30, Neri Marcorè calcherà il palco del Teatro Carignano portando in scena l’esperienza umana di “L’avversario”, romanzo-verità di Emmanuel Carrère, accompagnato dalle sonorizzazioni di Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo. Una produzione della Fondazione Circolo dei lettori.

Alla Scuola Holden, alle 21.30, protagonista, sarà invece Ascanio Celestini, una delle voci più note del teatro di narrazione in Italia, che, dialogando con il filosofo Simone Regazzoni, porta “Notizie dal margine”. Storie di periferie in penombra, bordi e esistenziali che a teatro guadagnano il centro della scena, facendo emergere storie di un’umanità altrimenti invisibile.

Tantissimi gli ospiti che animeranno questa quindicesima edizione. Come ogni anno, un ciclo di appuntamenti è dedicato a esplorare le pagine della Bibbia, qui inserite nel ciclo “Tu mandi le tenebre e si fa notte”. Lo psicanalista Massimo Recalcati, domenica 29, ore 15 al Teatro Carignano, ripercorre tra testo sacro e psicanalisi, le visioni oniriche di alcuni sognatori biblici, interrogandone il potere rivelatorio, in “Ascoltate questo sogno che ho fatto”.

Storie di uomini e donne capaci di trasformare il proprio viaggio nel buio in una forza luminosa saranno invece protagonisti del ciclo “Supernovae. Trarre la luce dalle tenebre”. Come Maria Zambrano, straordinaria figura del panorama speculativo del ‘900, condannata dalla dittatura franchista a vivere un lunghissimo esilio, ma capace di trovare in questo strappo un’inestimabile scuola di umanità. Le rendono omaggio il filosofo Roberto Mancini e la scrittrice Anna Peiretti, venerdì 27, ore 21 al Circolo dei lettori.

Tre i fili conduttori dell’edizione 2019 di Torino Spiritualità: il buio, l’ombra e la veglia. Li affronteranno ospiti illustri nel corso di lezioni e dibattiti, come Vito Mancuso sabato 28, al Teatro Carignano, ore 10; Nicola Lagioia, che alle ore 15 di sabato 28, presso il Teatro Gobetti, riflette sul profilo oscuro della letteratura nella lectio “Viaggiatori notturni”, mentre alle 18.30 il direttore del Museo Egizio Christian Greco trasporta il pubblico nella Valle dei Re, per un viaggio nell’iconografia notturna delle tombe di Ramses IX e Ramses VI. E ancora, alle ore 21 di sabato 28, nell’evento "La meraviglia negli occhi", il buio è narrato da chi lo vive letteralmente, come l’eremita tedesco non vedente Wolfgang Fasser, che ha fatto del proprio limite una bussola per inoltrarsi in territori che sfuggono alla vista. Ad accompagnare il suo racconto in un Teatro Carignano a “luci spente”, il coinvolgente concerto del gruppo Shalom Klezmer.  

L’ansia, tormento spesso notturno, è esplorato dalla conduttrice tv e scrittrice Daria Bignardi, accompagnata al Teatro Carignano dalla cantante Flo e dalla chitarra di Michele Maione nello spettacolo "La coscienza dell’ansia", un itinerario tra ricordi personali e riflessioni che si intrecciano alle pagine di Vittorini, Busi, Svevo, domenica 29, ore 18.30. Enzo Bianchi terrà la lezione “Tra tenebra e alba: attesa e speranza”, venerdì 27, ore 18.30 al Teatro Carignano: è nel buio della notte che sentiamo con più forza il bisogno di qualcuno che sappia discernere nell’oscurità e che anticipi l’aurora. Questa la tesi di partenza. Sullo stesso tema, la meditazione “A che punto è la notte?” condotta dalla pastora Sophie Langeneck venerdì 27, ore 18.30 al Tempio Valdese.

Nella giornata conclusiva del festival, domenica 29, Aldo Tollini, già docente di Lingua giapponese classica all’Università Ca’ Foscari di Venezia, esplora la penombra dello zazen, ore 11.30, al MAO – Museo d’Arte Orientale, mentre la poetessa Chandra Livia Candiani e il sacerdote Paolo Scquizzato si avventurano insieme nell’oscurità in cerca della “luce nera” della notte, al Teatro Gobetti. Ancora al MAO, dalle ore 16, sarà la guida spirituale del centro buddhista di Brescia Lama Könchog Luigi a prendere parola, conducendo il pubblico tra le pagine del Bardo Thȍdel, più noto come Libro tibetano dei morti, che raccoglie l’insegnamento predicato dal grande maestro Padmasambhava.

Per maggiori informazioni: www.torinospiritualita.org 

Manuela Marascio

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