Attualità - 25 settembre 2019, 17:38

“Se ci toccate il futuro blocchiamo la città”: le bici di Fridays for Future paralizzano il traffico (FOTO e VIDEO)

Protesta green dei ragazzi che hanno a cuore l’ambiente: “Lasciate a casa le auto, a Torino 900 morti all'anno per l’inquinamento”

“Se ci toccate il futuro blocchiamo la città”: le bici di Fridays for Future paralizzano il traffico (FOTO e VIDEO)

“Se ci toccate il futuro blocchiamo la città”. Uno slogan ripetuto tra uno slalom e l’altro in mezzo alle auto torinesi, da piazza Castello a Porta Susa.

Si è svolta senza incidenti la protesta Green dei ragazzi di Fridays for Future Torino, la Critical Mass per le vie del centro cittadino volta a sensibilizzare gli automobilisti circa l’uso spropositato delle vetture inquinanti.

Al grido di “ci prendiamo la strada” e “blocchiamo tutto”, dalle 16.20 alle 17.30 i ragazzi che tanto tengono all’ambiente hanno letteralmente paralizzato il traffico con un corteo di bici e un’attività di volantinaggio per via Roma, piazza Carlo Felice, corso Vittorio, corso Galileo Ferraris, corso Vinzaglio, corso Einaudi, corso Inghilterra e Porta Susa.

Una manifestazione che è solo una delle tante iniziative previste durante la settimana del Climate Action Week e che culminerà venerdì con lo sciopero e il corteo dei giovani attivisti green.

 

I manifestanti hanno bloccato le auto e consegnato a conducenti e passeggeri volantini di sensibilizzazione. “A Torino 900 morti premature all'anno sono causate dall'inquinamento atmosferico”, spiegano i giovani. “Chiediamo una città più respirabile. Chiediamo una città più ciclabile. Chiediamo una città più vivibile”, è l’appello del centinaio di ragazzi di Fridays for Future che hanno partecipato alla Critical Mass.

I biker, che durante la biciclettata hanno anche offerto biscotti agli automobilisti, sono stati accolti da reazioni opposte: qualcuno ha applaudito l’iniziativa, altri hanno perso la pazienza è sgommato tra le bici. Qualche momento di tensione inevitabile, ma nessun problema rilevante in termini di ordine pubblico.

I giovani riconoscono gli sforzi dell’amministrazione per favorire una mobilità dolce, ma non paghi affermano: “La strada è ancora lunga, serve un cambio di mentalità. Noi vogliamo un inversione a U”.

Andrea Parisotto

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