Economia e lavoro - 26 settembre 2019, 07:30

FIVET: intervista al dottor Maccario Stefano

Ci sono sempre meno nascite nella città di Torino. Facendo riferimento ai dati del Comune per le otto circoscrizioni, nel 2018 sono state registrate 6037 nascite contro le 6605 nascite del 2017

FIVET: intervista al dottor Maccario Stefano

Il dato è certo e la situazione è sempre più delineata: ci sono sempre meno nascite nella città di Torino. Facendo riferimento ai dati del Comune per le otto circoscrizioni, nel 2018 sono state registrate 6037 nascite contro le 6605 nascite del 2017.

Non solo condizioni sociali avverse ma un livello di infertilità sempre più alto che ad oggi coinvolge in buona parte anche il sesso maschile. Per andare più a fondo della questione abbiamo intervistato il Dottore e Ginecologo Maccario Stefano che da oltre 35 anni si occupa di infertilità di coppia con specializzazione nella Fivet, una delle tecniche più importanti per aumentare le probabilità di gravidanza.

Dottor Maccario, ci racconti il suo percorso professionale

Ho iniziato a occuparmi di infertilità di coppia nei primissimi anni ’80 quando ero ricercatore universitario all’ospedale S.Anna. Insieme ad altri miei colleghi abbiamo visto le prime esperienze di FIV-ET dei Centri internazionali, per cui abbiamo deciso di provare. Il primo periodo del lavoro è stato difficoltoso perché le esperienze erano poche e eravamo ancora in una condizione veramente sperimentale. In seguito grazie alla collaborazione con Centri esteri più avanzati siamo riusciti a mettere a punto una tecnica adeguata e questo ci ha consentito di ottenere una prima gravidanza da FIV-ET nel 1984 come primo Centro in Italia.

Da allora tutto è arrivato molto in fretta grazie al notevole miglioramento degli strumenti e delle tecnologie e grazie all’aumentare dell’esperienza. A causa della scarsa partecipazione dell’ospedale S.Anna, nel 1995 mi sono licenziato dall’università e ho continuato a svolgere con sempre maggiori soddisfazioni lo stesso lavoro nelle strutture private insieme agli stessi colleghi. Da circa due anni ho deciso di separarmi e di personalizzare maggiormente questa attività appoggiandomi al Centro Sedes Sapientiae.

Qual è la situazione della FIVET in Italia?

I risultati della fecondazione in vitro in Italia sono equiparabili a quelli degli altri stati europei e mondiali, naturalmente con numeri di utenza diversi. Purtroppo a parte regioni privilegiate (Lombardia, Toscana, Emilia e Romagna, Veneto) quasi dovunque il servizio sanitario supporta molto poco i Centri pubblici o convenzionati. Per questo motivo l’eccellenza è spesso circoscritta ai Centri privati, soprattutto al centro sud.

E a Torino, qual è la situazione della Fivet?

Il Piemonte è una di quelle regioni che supportano poco la procreazione assistita. Ciononostante, l’Ospedale S. Anna ha un Centro di qualità con risultati discreti, ma tempi di attesa molto lunghi. I risultati migliori in termini di efficacia e tempistiche sono riportati da tre Centri privati, tra i quali il Centro Sedes Sapientiae.

Come si è evoluta la FIVET negli ultimi anni?

I cambiamenti epocali nel campo della riproduzione assistita risalgono a circa 20 anni fa. Negli ultimi 10 anni l’unico miglioramento significativo riguarda la diagnostica genetica pre – impianto. È da notare anche il ricorso molto più frequente a tecniche eterologhe (donazione oociti o spermatozoi), in seguito all’età più avanzata delle donne che ricercano una prima gravidanza, ma anche a un cambiamento dell’approccio delle coppie a queste metodiche

Con la FIVET quali sono le probabilità di gravidanza?

I dati son ovviamente molto generici perché ogni coppia ha delle caratteristiche proprie con probabilità diversa di concepimento assistito. In generale possiamo dire che la percentuale di gravidanze cliniche in coppie con partner femminile di 30 anni è superiore al 40%. A 35 anni la percentuale si riduce ma non di molto. Dopo i 35 anni e intorno ai 40 invece i successi si riducono drasticamente, attestandosi intorno al 20%. A 40 anni le percentuali diminuiscono in maniera significativa per ogni anno che passa fino a sconsigliare di affrontare la FIV-ET dai 43 anni in poi.

Quali sono i costi da sostenere per una FIVET?

Nella struttura pubblica in Piemonte i costi sono di circa 1000 – 1500 € (contando accertamenti, monitoraggi, ricoveri ecc). Nella struttura privata in qualsiasi Centro non sono mai inferiori ai 4500€ e spesso si avvicinano ai 5000€. In un unico Centro fuori Torino una politica di incentivazione dell’adesione delle coppie con un calmieramento dei costi, consente di offrire un trattamento completo a meno di 2500 €

Maggiori informazioni sulla FIVET a Torino potete trovarle sul SITO UFFICIALE del Dottor Maccario Stefano

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