Fridays for future vuol dire paure, timori, incertezze urlate e magari scandite a ritmo di musica. In gruppo, perché l'unione fa la forza e fa sentire anche meno soli. 
Ma in mezzo a tanta (giustificata) preoccupazione, la manifestazione oceanica di oggi in centro a Torino a favore dell'ambiente ha regalato anche colpi di genio e risate di gusto.
Tanti, tantissimi i cartelloni scritti a mano dai ragazzi: alcuni elaborati, altri solo a tratti di pennarello. In ogni caso, spontanei. E generosi nel regalare un sorriso, perché si può riflettere ed essere consapevoli, ma senza rinunciare al gusto per lo sberleffo. Abbiamo voluto farne una classifica con i nostri preferiti. Ben sapendo che sono molti di più quelli che abbiamo "perso" nella folla. E che i gusti sono gusti. 
Partiamo dalla posizione numero dieci per risalire a quella che, secondo noi, è stata la trovata migliore.
10) Poetico. C'è chi teme l'innalzamento dei mari, sul pianeta. Ma invita a prendere spunto: "Ci solleviamo come gli oceani".

9) Ci sono dei precedenti. Senza dubbio, tra corsi e ricorsi, qualcuno potrebbe avere fatto errori che al giorno d'oggi ci apprestiamo a ripetere. "Sono sicuro che anche i dinosauri pensavano di avere ancora tempo".
 
8) Musica di ieri (e di oggi). Tra gli slogan, non mancano i riferimenti ai grandi classici della canzone d'autore. Ecco che compare una strofa di Fabrizio De Andrè, "Canzone del Maggio": "Anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti". 
 
Ma anche i brani più moderni trovano spazio. Addirittura un singolo pubblicato da pochi giorni, tramite il talent show di X Factor: "Carote", del giovanissimo Nuela.

7) Supereroi e dintorni. Non potevano mancare, nella folla di cartelli, i riferimenti a due delle saghe più amate dalle ultime generazioni. Addirittura due i riferimenti agli Avengers della Marvel. "Questa volta non ci sarà Tony Stark a salvare la Terra. Thanos aveva piani migliori per il pianeta".
 
Ma anche un più generico: "Diventiamo gli Avengers dell'ambiente".
 
E poi ecco Harry Potter e, in particolare, il riferimento a uno dei cosiddetti "Doni della morte": "Non abbiamo la Pietra della Resurrezione"

6) Assonanze. Anche la chimica può lasciare libero sfogo all'insofferenza rispetto alla poca sensibilità altrui sui problemi del clima: "CO2 palle così".

5) Assonanze bis. Anche in questo caso, certe fratture possono essere piuttosto dolorose: "Ci avete rotto i polmoni".

4) Rivalità storiche. Anche il destino del pianeta può essere utile a ribadire qualche differenza con i cugini d'oltralpe: "Come ci vanteremo coi francesi senza acqua per i bidet?"
3) In alto i boccali. C'è chi teme l'innalzamento delle temperature e relativi scioglimenti. Ma senza arrivare al Polo Nord: "Muoviamoci a cambiare che mi si scongelano le birre".

2) Limiti fisici. C'è chi teme l'innalzamento del livello del mare. Ma per motivi molto personali: "Sono alta 1.58, non posso permettermi l'acqua alta"
1) L'anti slogan: quando la consapevolezza di non saper cosa scrivere diventa il miglior messaggio: "Vorrei fare anche io un cartellone divertente, ma sono troppo preoccupato per il mio futuro"




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