Un totale di 3,3 miliardi di euro di investimenti da qui al 2024, con marginalità oltre quota un miliardo. Sono i due paletti all'interno dei quali si muove il nuovo piano industriale di Iren. Un piano complesso, che si muove su più territori, ma che per il Piemonte presenta elementi particolari.
Innanzitutto l'obiettivo del raggiungimento di una percentuale di raccolta differenziata al 61%, in crescita del 12% rispetto a oggi, accompagnata dalla realizzazione di 3 impianti di trattamento dei materiali raccolti in maniera differenziata, un impianto a Borgaro di selezione e separazione della carta/plastica (mentre altri due nasceranno a Vercelli e Santhià, rispettivamente per il pallet e per la frazione organica che produrrà biometano).
Inoltre, si prevede un aumento delle volumetrie teleriscaldate (+10 milioni di metri cubi) grazie alla realizzazione di sistemi di accumulo di calore (costruzione di 2 impianti di storage). Inoltre è previsto un impianto di storage elettrico a Torino Nord e un impianto di raffreddamento ad aria della centrale di Moncalieri che sostituirà l’acqua del Po attualmente utilizzata per raffreddare l’impianto con conseguente miglioramento dell’impatto ambientale e della disponibilità dell’impianto.
Complessivamente, il Piano Industriale di Iren al 2024 prevede che il 96% dei 3,3 miliardi di investimenti previsti sia realizzato nei territori di riferimento del Gruppo. In arco piano, Iren investirà quindi 720 euro per ciascun abitante servito, con un incremento del 39% rispetto al periodo 2014-2019 e conseguenti benefici in termini di servizi erogati.
“Il Piano Industriale 2019-2024 conferma l’impostazione strategica attuata negli ultimi anni, convalidandone i pilastri industriali di centralità e valore del cliente, transizione energetica, sostenibilità delle risorse e rivoluzione tecnologica - dice Massimiliano Bianco, amministratore delegato del Gruppo Iren -. L’obiettivo del piano è quello di rafforzare il profilo industriale del Gruppo investendo nella crescita, nell’efficienza dei processi e nell’eccellenza operativa al fine di mantenere un ruolo centrale nel percorso di consolidamento del settore. A tal fine sono stati inseriti a piano progetti considerati opzionali lo scorso anno, incrementando del 10% il valore complessivo degli investimenti che raggiunge i 3,3 miliardi di euro.”
“Il piano industriale appena approvato manifesta l’intenzione del Gruppo di perseguire nel track record di crescita dimostrato negli ultimi anni, incrementando ulteriormente gli investimenti (+86% rispetto al piano del 2015), con importanti ricadute sui territori in cui operiamo in termini di creazione di valore. L’attenzione ai territori e alle comunità è evidente anche nella qualità degli investimenti pianificati dei quali 2 miliardi di euro sono destinati a progetti con impatti positivi in termini di sostenibilità ambientale e sociale. Ci vogliamo porre come soggetto abilitatore allo sviluppo dei territori serviti, aiutandoli ad affrontare le sfide di sostenibilità economica, energetica e ambientale e i nuovi scenari di innovazione nei servizi”, ha concluso Renato Boero, presidente del Gruppo.