Attualità - 30 settembre 2019, 18:37

Nei laghi di Caselette le rare testuggini Emys Orbicularis: "Testimonianza del valore ambientale del sito"

Una presenza che conferma il valore ambientale dei laghi: l’Emys orbicularis è molto rara ed è protetta dalla Direttiva Habitat dell’Unione Europea

Nei laghi di Caselette le rare testuggini Emys Orbicularis: "Testimonianza del valore ambientale del sito"

La si credeva se non estinta comunque rarissima e invece vive alle porte di Torino: è la testuggine palustre autoctona Emys orbicularis, di cui è stata trovata una consistente popolazione nella zona del monte Musinè e dei Laghi di Caselette, nell'ambito dei monitoraggi che la Direzione sistemi naturali della Città Metropolitana di Torino sta effettuando in uno dei siti della Rete Natura 2000 la cui gestione è stata delegata dalla Regione all’Ente di area vasta. 

L’Emys orbicularis è molto rara ed è protetta dalla Direttiva Habitat dell’Unione Europea. In Piemonte erano noti solo altri tre siti in cui è presente, di cui due nel Vercellese e uno nel Parco naturale dei Laghi di Avigliana. La specie, un tempo abbondante in molte aree umide, ha subìto un forte declino a causa di molteplici fattori: la distruzione degli habitat elettivi, l’inquinamento delle acque, l’introduzione di specie alloctone (tartarughe americane del genere Trachemys) e il prelievo indiscriminato da parte dell’uomo.

“La popolazione di Caselette sembra essere la più numerosa e la più vitale del Piemonte, perché sono stati trovati anche individui giovani di uno e due anni. - sottolinea Barbara Azzarà, Consigliera metropolitana delegata all’ambiente, ai parchi e alle aree protette, alla tutela della fauna e della flora – Il fatto che un’area protetta così vicina a Torino ospiti una specie divenuta rara e bisognosa di protezione testimonia la validità della politica di protezione della biodiversità impostata negli scorsi decenni e portata avanti dalla Regione, dalla Città Metropolitana di Torino e dalle Province. Le azioni degli Enti locali stanno andando di pari passo con una presa di coscienza dei cittadini, molti dei quali utilizzano parte del loro tempo libero per attività di tutela delle nostre aree protette”.

Redazione

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