Eventi - 01 ottobre 2019, 09:15

L'opera lirica dai cimiteri alle biblioteche: quando il bel canto diventa "off" e abbraccia la gente

La rassegna "Opera Off" è ideata dalla Società Culturale Artisti Lirici Torinesi “Francesco Tamagno”: da ottobre a maggio 2020, sei opere e cinque concerti in dieci location

L'opera lirica dai cimiteri alle biblioteche: quando il bel canto diventa "off" e abbraccia la gente

Portano la lirica nei posti più inconsueti di Torino, catturano la gente comunicando col bel canto, abbattono i canonici confini che relegano l’arte a elitarie scatole chiuse. E corrono, sudano, esultano, soffrono insieme esattamente come una squadra di calcio, dove la voce sostituisce i piedi e i gol si segnano invadendo pacificamente le aree di rigore di musei, cimiteri, biblioteche, sale circoscrizionali. Sono i creativi della Società Culturale Artisti Lirici Torinesi “Francesco Tamagno”, ideatori della prima edizione di “Opera Off”: una rassegna di sei opere liriche e cinque concerti in dieci location differenti, da ottobre a maggio, coinvolgendo artisti affermati e nuove promesse, tra cantanti, musicisti, scenografi e registi.

Useremo tutti quegli spazi dove l’opera non è mai entrata e sono stati, nel tempo, anche un po’ dimenticati, nel panorama culturale torinese”, spiega il direttore artistico Giuseppe Raimondo. “L’obiettivo è far avvicinare il più possibile i cittadini a questo genere portandolo al di fuori dei grandi teatri, rendendolo davvero accessibile a tutti. Vogliamo far sentire il pubblico parte attiva dello spettacolo, proprio perché ci muoviamo in ambienti più informali, intimi, familiari”.

La rassegna è stata presentata al Cimitero monumentale di Torino, sotto il mausoleo eretto per il tenore Francesco Tamagno, celebre Otello di Giuseppe Verdi, con una voce unica per estensione e squillo, vera leggenda sui generis della lirica. E sarà lui un po’ il “custode” e protettore di questo progetto off, in partenza già venerdì 4 ottobre con una delle opere più amate di tutti i tempi, “La Traviata”, alle ore 20.45 al Borgo Medievale.

Per la regia di Alberto Barbi, vede al pianoforte il giovane Alessandro Boeri, uno dei talentuosi artisti emergenti dall’orizzonte lirico torinese. Violetta Valery, la bella cortigiana parigina, è Ilaria Lucille De Santis; il suo amato Alfredo Germont è lo stesso Raimondo. Sulla scena, il coro “Francesco Tamagno”, guidato dal Maestro Gianluca Fasano. “Il Salone San Giorgio del Borgo – spiega il regista – è perfetto per una messa in scena non convenzionale, come richiesto da Opera Off. È la seconda volta che dirigo la Traviata per la Tamagno, e il primo allestimento fu del tutto atipico, ispirato a un fatto di cronaca. Volevo dare l’idea che il vero problema, nel dramma di Violetta, fossero la sua emancipazione e la sua indipendenza, giudicate eccessive e immorali dalla società. Una donna che dà fastidio, e per questo viene emarginata. Stavolta la regia sarà più classica, ma non vedrete un palco all’italiana. Il pubblico verrà disposto a 360°, per poter godere appieno dello spettacolo. Vorrei fosse un’opera capace di parlare alla gente, perché la lirica è questo: non appena senti le prime note di Verdi, capisci che è la lingua di tutti noi italiani”.

Il Borgo Medievale ospiterà anche “Il Barbiere di Siviglia” il 17 ottobre. Gli altri appuntamenti con le opere, tutte dirette da Lucia Falco, saranno l’8 novembre al Teatro Vittoria con “La voix humaine”, “La damnation de Carmen” il 16 a San Pietro in Vincoli, l’innovativo adattamento “Un giorno alle corse”, al Museo dell’Automobile di Torino, l’11 dicembre, che si mescola alla prosa calando la “Traviata” in mezzo alle quattro ruote, e “Il castello di Barbablù”, il 19 al Polo del ‘900. I concerti, invece, prenderanno il via giovedì 3 ottobre con uno speciale flashmob al Museo A come Ambiente.

Per informazioni e prenotazioni: liricatamagno.to@gmail.com 

Manuela Marascio

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