A chi non salda i debiti accumulati da tempo, il Comune di Torino non concede né di occupare il suolo cittadino per organizzare nuovi eventi, né tantomeno il patrocinio per altre iniziative. Palazzo Civico, così come molte altre realtà in Italia, ha adottato da un paio di anni queste soluzioni previste da una norma nazionale per scoraggiare i morosi.
Nonostante questi accorgimenti, la Città vanta crediti verso i torinesi ed altri enti per un totale di circa un miliardo e mezzo. Come emerso oggi in Commissione controllo di gestione, un terzo, cioè 408 milioni di euro, sono di multe non pagate per violazioni al codice della strada come malasosta, guida senza cinture, passaggio con semaforo rosso. A questi si aggiungono 65 milioni di euro non riscossi di Imu, 312 milioni di euro per i rifiuti con la Tarsu e 12 milioni ancora della vecchia imposta sulla casa ICI. Cresce però la capacità di riscuotere i vecchi crediti da parte di Soris, passata negli ultimi tre anni da 164 a 175 milioni di euro recuperati.