Sciopero di 8 ore e presidio dei lavoratori fuori dai cancelli della CNH New Holland di San Mauro. Lo avevano annunciato i vertici provinciali di Fiom Cgil Torino e puntualmente la manifestazione si è verificata questa mattina, davanti allo stabilimento che, da qualche giorno, è finito nell'occhio del ciclone.
A metà settimana è infatti arrivata la doccia fredda della decisione aziendale di chiudere lo stabilimento produttivo, per convertirlo in un polo logistico e dichiarando esuberi per circa 120 lavoratori. Un prezzo che tutti i sindacati hanno fin da subito definito troppo alto da pagare.
"Lo sciopero ha avuto ottime adesioni - commenta Edi Lazzi, che di Fiom Cgil è il segretario torinese -: è un segnale che i lavoratori hanno voluto mandare all'azienda. Il tavolo di trattativa dovrà trovare soluzioni idonee a non disperdere, per l'ennesima volta, un patrimonio industriale che si sta riducendo ai minimi termini". "Affrontare le crisi una alla volta è il gioco della margherita che si sfoglia - aggiunge Luca Pettigiani, responsabile per la Fiom Cgil di CNH -. Serve una cabina di regia locale e nazionale per fermare il declino, ecco perché sarà importante andare al ministero dello sviluppo economico".