Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato oggi un ordine del giorno per le indagini di Commissione sulle segnalazioni di abusi sui minori "tipo Bibbiano". A presentarlo, il consigliere di Fratelli d'Italia Maurizio Marrone.
“Finalmente anche in Piemonte, dove hanno sede le associazioni coinvolte dall'inchiesta Angeli e Demoni - ha commentato lo stesso Maurizio Marrone -, la Commissione sanità e assistenza del Consiglio Regionale avvierà indagini conoscitive per capire se esiste un sistema Bibbiano anche nella nostra regione".
L'odg è stato votato dalla maggioranza e dal Movimento 5 Stelle, che ha spiegato di aver optato per il sì "affinché si conduca un serio lavoro sul sistema degli affidi in Piemonte". "Vigileremo - ha scritto il gruppo consiliare del Movimento - che questo strumento venga utilizzato in maniera corretta e non si trasformi, viste le premesse propagandistiche del centrodestra, in un teatrino politico. Si tratta di un tema estremamente delicato nel quale è necessario garantire il massimo della serietà e dell'indipendenza nella sua trattazione. Non permetteremo che si faccia facile propaganda sulla pelle dei bambini".
Diverse le reazioni nel centrosinistra, che si è spaccato in tre: i Moderati, tramite Silvio Magliano, hanno votato favorevolmente, il PD non ha partecipato al voto. Luv, infine, ha votato contro, come ha spiegato Marco Grimaldi. "“Ormai la propaganda ha completamente sostituito la realtà, quindi cominciamo a fare chiarezza”, ha detto, ricordando i dati forniti proprio oggi dall’Assessora del Comune di Torino, Sonia Schellino: a Torino un minore su dieci (16.553 su 170.711, il 20% della popolazione) è conosciuto dai servizi sociali. 1335 bambini e ragazzi non vivono con i genitori e di questi 548 sono in affido residenziale presso parenti o famiglie terze, mentre 701 sono in comunità. “È un complotto? - si chiede Grimaldi - Siamo nelle mani di un migliaio di orchi che rubano i nostri bambini? Non credo proprio. I motivi degli affidi sono tanti e diversi. E, a differenza di quello che crede Marrone, è assai più comune che siano le famiglie di origine a minacciare gli operatori dei servizi sociali che non il contrario”.
"Se Marrone e colleghi", ha concluso Grimaldi – “sono a conoscenza di qualcosa e se vogliono fare esposti a partire da telefonate, lettere anonime o scritte dai ricorrenti, lo facciano senza usare le istituzioni. Quando mi hanno segnalato abusi e irregolarità, io prima di tutto ho verificato e poi mi sono subito rivolto alle autorità competenti. Loro che cosa aspettano?”.